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Italia: Berlusconi vuole una inchiesta sui pubblici ministeri, ma Napolitano frena |
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Lunedì 09 Maggio 2011 16:04 |
 Berlusconi torna in Tribunale a Milano per un'altra udienza e afferma che tra i magistrati ci sono "eroi", come quelli caduti sotto il fuoco dei terroristi, ma anche pm "eversivi", come quelli di Milano, che sono "un cancro per la democrazia" e meritano una commissione parlamentare d'inchiesta per capire se sono "un'associazione a delinquere" o meno. Sono parole sempre più forti quelle rivolte dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ai propri accusatori che lavorano nel Palazzo
di giustizia di Milano. Replica il preidente della repubblica che occorre "parlare responsabilmente della magistratura e alla magistratura, nella consapevolezza dell'onore che ad essa deve esser reso come premessa di ogni produttivo appello alla collaborazione necessaria per le riforme necessarie". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale in occasione del Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo. |
Gazzetta dj 
Berlusconi torna in Tribunale a Milano per un'altra udienza e afferma che tra i magistrati ci sono "eroi", come quelli caduti sotto il fuoco dei terroristi, ma anche pm "eversivi", come quelli di Milano, che sono "un cancro per la democrazia" e meritano una commissione parlamentare d'inchiesta per capire se sono "un'associazione a delinquere" o meno. Sono parole sempre più forti quelle rivolte dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ai propri accusatori che lavorano nel Palazzo
di giustizia di Milano. Replica il preidente della repubblica che occorre "parlare responsabilmente della magistratura e alla magistratura, nella consapevolezza dell'onore che ad essa deve esser reso come premessa di ogni produttivo appello alla collaborazione necessaria per le riforme necessarie". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale in occasione del Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo.