La mozione del sindaco al consiglio sulla sentenza di Strasburgo |
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Sabato 07 Novembre 2009 09:07 |
Ecco il testo della mozione presentata al consiglio comunale dal sindaco Massimo Bello sulla sentenza della Corte europea di Strasburgo circa l'eliminazione del Crocefisso dalle aule scolastiche, che verrà discussa lunedì prossimo 9 novembre: "MOZIONE "Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo circa l'eliminazione del Crocifisso dalla aule scolastiche". IL CONSIGLIO COMUNALE DI OSTRA VETERE, PREMESSO che la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo ha deciso che
la presenza dei Crocifissi nelle scuole rappresentano una «una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni»; che il caso era stato sollevato nel 2002 da Soile Lautsi, cittadina italiana di origini finlandesi, residente a Padova e rappresentante dell'Unione Atei e Agnostici, la quale aveva sollecitato invano nei vari tribunali italiani, l'eliminazione dei crocifissi nelle classi dei suoi due figli e senza aver ottenuto alcun risultato, si è poi rivolta ai giudici di Strasburgo che le hanno dato ragione; che la Corte Europea, in risposta all'istanza n. 30814/06 (caso Lautsi vs Italia), ha stabilito che la presenza dei Crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni"; CONSIDERATO che il Crocifisso è simbolo della storia e della cultura italiana, parte del patrimonio identitario del popolo italiano; che il Crocifisso, come affermato dal Portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, è stato sempre un segno di offerta di amore di Dio e di unione e di accoglienza per tutta l'umanità; che l'esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche non ha a che fare con l'ostentazione di simboli religiosi, ma fa parte della tradizione e della specificità del nostro popolo; che con sentenza n. 556 del 13 febbraio 2006, il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso della cittadina Lautsi, la quale chiedeva la rimozione del Crocifisso dalle aule scolastiche, affermando che "il Crocifisso deve restare nelle aule scolastiche"; che anche la Bandiera dell'Unione europea è ispirata alla Corona di 12 stelle della Madonna; RITENUTO di condividere quanto già sostenuto dal Consiglio di Stato; che la sentenza della Corte di Strasburgo è assolutamente inaccettabile; che il Crocifisso rappresenta non solo un simbolo religioso, ma anche il segno culturale e specifico della nostra tradizione, che ha profonde radici cristiane, e che rimuoverlo dalle aule e da altri edifici pubblici italiani significherebbe negare l'appartenenza a questa tradizione; che anche lo Statuto del Comune di Ostra Vetere, nel preambolo, sancisce che "la Comunità cittadina fa riferimento alle proprie radici cristiane ed ai valori spirituali ed umani che ne discendono"; RIBADISCE che il Crocifisso rappresenta una testimonianza di cultura, emblema di libertà e valore universale, parte integrante delle nostre radici, della nostra storia e delle nostre tradizioni cristiane; IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA MUNICIPALE ad assumere tutte le iniziative, che rispettino e tutelino le tradizioni, la storia e la specificità culturale del nostro popolo, che ha le sue radici nel Cristianesimo; ad attivare tutti gli opportuni procedimenti, presso le Istituzioni italiane e comunitarie, anche di concerto con altri enti ed istituzioni, affinché questa decisione venga annullata; ad attivarsi, anche in caso di mancato accoglimento del ricorso del Governo italiano, affinché il Comune di Ostra Vetere mantenga l'esposizione del Crocifisso in tutte le scuole e gli uffici della città; a promuovere tutte le azioni per scongiurare fenomeni di discriminazione dell'identità storica, culturale e di civiltà del popolo italiano a partire dal simbolo religioso di valenza universale qual è il Crocifisso, appoggiando con forza l'azione del Governo italiano contro la sentenza pronunciata dalla Corte europea. Ostra Vetere, 6 novembre 2009 (Massimo Bello)".
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