Oggi ricorre la festa di Sant’Isidoro Agricola, che fu particolarmente onorata per lo stretto legame culturale e cultuale con il mondo dell’agricoltura, un tempo pressoché esclusivo ed ora, purtroppo, marginale. La festa del santo veniva solennemente celebrata e ancora oggi si conserva la statua del santo nella chiesa di San Severo, come dalla foto allegata. La frenesia del mondo di oggi, anche qui a Ostra Vetere, ha dimenticato Sant’Isidoro, che invece viene ancora onorato a Belvedere Ostrense. Da noi in questo periodo è più sentita la prossima festa di San Pasquale. Isidoro nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per fare il contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all'Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro. Quando Madrid fu conquistata dai musulmani Almoravidi, Isidoro dovette sfuggire alla cattura a causa della sua fede religiosa e si rifugiò a Torrelaguna, dove sposò la giovane beata Maria de la Cabeza. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130 e venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant'Andrea. La sua statua è invece qui da noi, nella chiesa di San Severo, corredata di un paio di buoi che lo aiutavano nel suo lavoro quotidiano di contadino.