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Marche: Il punto sulle agroenergie nel convegno di Fabriano PDF Stampa E-mail
Domenica 29 Maggio 2011 16:44

Il punto sulle agroenergie nel convegno di FabrianoSi è svolto lo scorso venerdì presso l’Hotel Janus di Fabriano, il convegno “Agricoltura & Energia – Una nuova opportunità di crescita sostenibile”. Ha aperto i lavori il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, mentre hanno preso parte alla tavola rotonda sulla crescita sostenibile delle agro energie, Fabio Badiali, presidente della terza commissione consiliare (attività produttive), Enzo Giancarli, presidente della quarta commissione consiliare (territorio e ambiente) e Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’Assam, che ha poi concluso i lavori. Ha coordinato il dibattito Andrea Bordoni, responsabile agro energie per il Servizio Agricoltura della Regione Marche. “L’appuntamento di oggi – ha detto Petrini – è importante per avere indicazioni utili ad operatori ed agricoltori, in un periodo appropriato. Le norme che regolano le energie alternative sono in movimento e ci avviamo verso la fase finale del PSR 2007 – 2013. Il Programma di sviluppo rurale dispone ancora di risorse, non molte per la verità, per un nuovo bando sulle agro energie, verso il quale ci sono state già manifestazioni d’interesse. Occorre riflettere sulla prossima Pac e sul prossimo Psr e sul ruolo che al loro interno avranno le agro energie. Il Commissario europeo Ciolos ha già dato alcune indicazioni, le prospettive finanziarie sono state delineate e già durante l’estate avremo i primi nuovi regolamenti europei. In questo contesto le Regioni si sono date l’obiettivo di produrre un documento per una strategia comune e condivisa. Nel futuro della Pac c’è una grande sottolineatura per le agro energie, il Piano nazionale che attua la direttiva europea in materia stabilisce infatti al 50 per cento il peso delle agro energie all’interno delle fonti rinnovabili. La Regione Marche ha da tempo intrapreso questo percorso: circa 8 milioni di euro di contributi, investimenti per circa 40 milioni di euro, 19 impianti avviati per 21 megawatt prodotte. Proprio in questi giorni in Provincia di Ancona ne vengono inaugurati due nuovi, secondo la logica della micro generazione diffusa. La realizzazione degli impianti deve avvenire all’interno di un quadro equilibrato in grado di rispettare l’identità della regione, di cui il paesaggio è parte determinante. Per questo vanno coinvolti gli agricoltori, secondo il modello della codecisione già adottato negli accordi agro ambientali d’area. L’obiettivo è valorizzare le risorse locali, aiutando la redditività agricola, in difficoltà in questa fase”. Le filiere del legno, dell’olio e del biogas a fini energetici - è emerso durante il dibattito - in agricoltura suscitano oggi un grande interesse in quanto, insieme ad altre fonti energetiche rinnovabili possono contribuire alla riduzione della dipendenza energetica e concorrere al contrasto dei cambiamenti climatici per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Unione Europea nel cosiddetto pacchetto “Clima-energia 20-20-20” (Dir 2009/28/CE). Per le aziende agricole rappresentano un'opportunità reale per favorire lo sviluppo della multifunzionalità, per attuare una proficua diversificazione delle attività produttive e per ottenere una interessante integrazione di reddito. Lo sviluppo delle agro energie deve avvenire in un contesto di sostenibilità ambientale ed economica nella piena integrazione delle attività con il territorio e con il coinvolgimento delle comunità rurali. L'agricoltura, per mezzo della sua funzione energetica, può generare circuiti virtuosi ottenendo positive ricadute sul piano sociale, ecologico e culturale, valorizzando i sottoprodotti e i residui organici con il trasferimento del valore aggiunto delle attività alla fase della produzione primaria. Lo sviluppo equilibrato dei sistemi agro energetici non può prescindere da appropriati modelli organizzativi, da una qualificata imprenditoria e dal ruolo della ricerca e dell'innovazione tecnologica. “L’Assam deve svolgere un ruolo fondamentale nella promozione delle agroenergie, perché queste permettono di conseguire un duplice obiettivo: il rispetto del Pear e la multifunzionalità dell’agricoltura, un modo per integrare il reddito agricolo ed avere un comparto agroalimentare innovativo e ai massimi livelli qualitativi“, ha detto Carrabs, in chiusura lavori. (f.b.)

 

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