Ostra Vetere: Contro la liberazione del terrorista Cesare Battisti |
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Giovedì 09 Giugno 2011 16:06 |
Sull'argomento in oggetto il nostro direttore Alberto Fiorani ha scritto la seguente lettera aperta: "Al sindaco, agli assessori, ai viceassessori, ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Con viva costernazione ho letto dalla stampa nazionale l’incredibile notizia della notturna scarcerazione del criminale terrorista pluriomicida e pluricondannato Cesare Battisti, mandato ora libero da una invereconda sentenza della Corte Suprema brasiliana, appiattita sulla offensiva ultima decisione del sinistro presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, proprio al termine del suo mandato. Non sono solito usare il linguaggio forte espresso più sopra, ma un giusto risentimento muove un insopprimibile senso di rivolta verso
quest’incredibile notizia, che offende ogni coscienza democratica e il diritto alla giustizia per le povere vittime degli efferati delitti dello sghignazzante Battisti, che ormai potrà vantare anche lui una condizione di “esule perseguitato politico”, come altri vigliacchi hanno fatto nel passato recente e lontano, dandosela a gambe all’estero, protetti da governi per i quali la comunanza ideologica equivale al diritto all’impunità. Voglio sperare che quelle componenti politiche nazionali di sinistra, che un giorno sì e l’altro pure invocano giustamente il dovere per tutti di presentarsi di fronte alla giustizia, foss’anche per ipotesi di reato risibili al confronto di quelli addebitate a Battisti, muovano altrettante quotidiane iniziative affinchè venga intrapresa ogni possibile azione contro il governo brasiliano che, con le decisioni prima del suo presidente ed ora della Corte Suprema, in sostanza ha bollato l’Italia come paese persecutore del “povero” Battisti: è questo un insulto alla nostra giustizia e alle nostre istituzioni che non può e non deve passare sotto silenzio. Per questo mi appello ai destinatari di questa comunicazione, affinchè anche le istituzioni locali come il Consiglio municipale, facciano presto sentire la loro voce a difesa di un principio intangibile: la vita è sacra e gli omicidi non devono e non possono rimanere impuniti. E’ ben vero che il Consiglio comunale non ha competenza in materia di giustizia e tantomeno di politica estera. E’ però titolato a esprimere il comune sentimento della popolazione su un argomento tanto grave, che lo diventerebbe ancora di più se non si facesse levare la voce dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali di fronte a tanto ludibrio. Non farlo indurrebbe l’opinione pubblica a ritenere che, se non provvedono le istituzioni, allora diventerebbe ineludibile il ricorso alla giustizia privata. Ma ciò farebbe tornare indietro di secoli la nostra civiltà giuridica, allo stesso livello di quella brasiliana. Nell'ambito del potere di discrezionalità, il civico consesso potrà liberamente decidere in proposito e, se la decisione sarà coerente rispetto alla proposta, sento di dover anticipare il mio personale e pieno consenso. Scusandomi per la non inutile intromissione, comunque avanzata in spirito di leale collaborazione, colgo l'occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro a servizio di tutto il paese. Mi sarà gradito ogni utile riscontro alla presente. Cordialmente. Alberto Fiorani". |