Ostra Vetere: La minoranza accusa l’aumento vertiginoso della tassa sui rifiuti |
|
|
|
Mercoledì 22 Giugno 2011 17:22 |
Con una recente Delibera (la n. 48 del 18/05/2011), il Sindaco e gli Assessori di Ostra Vetere, hanno deciso di praticare nuovi aumenti alla TARSU (la Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti) per l’anno 2011. I nuovi aumenti della TARSU vanno da 27 % al 45%; quelli maggiori sono previsti per le abitazioni con nuclei famigliari da 2-3-4-5 persone. Ma anche per le attività produttive, artigianali, uffici, negozi, l’aumento, intorno al 27%, non è certamente cosa da poco in un periodo in cui la crisi, nonostante chi ci governa fatichi ad ammetterlo, mette tutte le attività a dura prova. Parliamo di “nuovi” aumenti perché negli ultimi 5 anni la Tassa Rifiuti, nel nostro Comune, è
paurosamente lievitata. I primi aumenti risalgono al 2006, anno in cui questa tassa ha subito aumenti che andavano dal 40% al 93% circa; nel 2010 ancora aumenti del 20% (tanto da risultare la più cara tra tutti i Comuni che fanno parte del consorzio del CIR33) e adesso, ancora aumenti dal 27% al 45%. Per avere un’idea di quanto incida realmente questo provvedimento, si pensi che una civile abitazione categoria U.D.C. 3 di circa 100 metri quadri, che nel 2005 pagava circa 85 €, nel 2006 ha pagato circa 120 €, nel 2010 ha pagato circa 140 € e nel 2011 pagherà circa 200 euro. In 5 anni la tassa rifiuti è quasi triplicata! E per le attività produttive, l’incidenza è stata addirittura maggiore. Gli Amministratori sono arrivati a sostenere, in passato, che i costi sono aumentati perché i cittadini facevano male la differenziata, poi per l’attivazione del servizio “porta a porta”, ma altri Comuni che hanno avviato questo servizio non hanno avuto aumenti di tali proporzioni, anche perché, se il servizio è più costoso, d’altro canto, il recupero di rifiuti che possono venir riciclati, consente di contenere i costi generali. La verità è un’altra: da diversi anni gli Amministratori continuano a caricare sulla TARSU, sotto la voce “altri costi”, spese che non è corretto riversare sul conto dei cittadini, determinate con modalità, a sentire i contabili del Comune, a metà strada tra l’incredibile ed il ridicolo. Per quanto ci riguarda, continueremo ad impegnarci allo stesso modo, sia per invitare i cittadini a praticare correttamente la raccolta differenziata, perché è una forma di rispetto dell’ambiente e di senso civico, che ad opporci alla decisione dell’Amministrazione di caricare su questa tassa costi derivanti da scelte non ponderate e non rispettose della cittadinanza e del territorio. Sembra proprio che i vari appelli, a tutti i livelli e da più fronti, sulla necessità di una riduzione delle imposte, ad Ostra Vetere non vengano recepiti. Come al solito: parole tante, ma di concreto niente. I consiglieri della lista “Impegno e trasparenza per Ostra Vetere” |