Ampi tratti dell’area pubblica dell’antica città romana di Ostra antica stanno tornando alla luce nell’area delle Muracce, dove gli archeologi stanno scavando ormai da giorni per la VII campagna di scavi. Interessata all’operazione, è l’area del Tempio e del Foro romano, servita dalla splendida strada selciata nell’immagine fotografica, che documenta l’attenzione posta per ogni emergenza da parte degli addetti alle operazioni. Contro l’inerzia remissiva di quanti nei decenni passati giuravano che lì non c’era rimasto più niente dopo secoli di saccheggi e dispersioni, evidentemente il barbaro Alarico aveva fatto gran danni, milleseicento anni fa nel 409 d.C., ma non tanti da aver distrutto tutto. E così è ora possibile leggere (almeno in parte, poiché le aree scavate sono ancora solo una piccolissima parte dell’insediamento antico) la struttura della città, attiva 2000 anni fa nel fondovalle del Misa. E il Monte Barile sullo sfondo (la collina che sovrasta la riva destra del fiume Misa) assiste impassibile al lento dispiegarsi degli eventi, dopo ben 1.600 anni da quando vide le orde di Alarico avventarsi contro l’inerme città romana.