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Home Gazzetta dj Comunicati Italia: "No Tav": scontri e feriti in Val di Susa
Italia: "No Tav": scontri e feriti in Val di Susa PDF Stampa E-mail
Domenica 03 Luglio 2011 13:55

No Tav, scontri e feriti in Val di SusaNegli scontri con i manifestanti No Tav in Val di Susa le forze dell'ordine hanno registrato il ferimento di nove uomini, sei poliziotti e tre manifestanti. Un poliziotto è svenuto a seguito dello scoppio di una bomba carta; uno ha riportato la frattura del setto nasale, un terzo ha riportato ferite lacero-contuse al capo e altri due hanno riportato ustioni. Ferito ance un operaio del cantiere che è stato soccorso da personale medico della Polizia di Stato. Migliaia di persone si sono radunate sotto il forte di Exilles, in Valle di Susa, e hanno partecipato alla marcia di protesta contro la Tav. Con i manifestanti anche i sindaci dei 23 Comuni della valle che hanno aderito alla manifestazione. La protesta pacifica si è poi trasformata in scontri durissimi tra alcuni manifestanti e le forze dell'ordine. La polizia, presa di mira non solo con pietre, petardi, bombe carta, ma anche con pericolose bottiglie piene di ammoniaca, parla "di impostazione paramilitare da parte dell'ala oltranzista del movimento No Tav". A dare man forte all'ala più radicale del movimento, sono venuti, sempre secondo la Questura, oltre a manifestanti da tutta Italia e anche dall'estero, anche gruppi di "black block che stanno dando sfogo alla più inaudita violenza focalizzata contro le Forze di Polizia". Per i movimenti "No Tav" alla marcia hanno partecipato oltre cinquantamila persone. Secondo la Questura, il corteo partito regolarmente da Exilles è composto da circa 3.000 persone e a breve dovrebbero arrivare sul posto dalla stazione di Chiomonte, i circa 1.000 manifestanti provenienti da Torino e provincia in treno. Ma per il neo-sindaco PD di Torin, Piero Fassino, seppure è giusto chiedere di essere coinvolti, fermare le infrastrutture è regressione culturale. "La Tav non è il quinto referendum. Non si può pensare che ogni grande opera sia un danno. La Torino-Lione è un asse viario e tecnologico che porta sviluppo, conoscenza e lavoro". C'è però chi si domanda se Fassino avrebbe fatto le stesse dichiarazioni se avesse perso le elezioni a Torino.

 

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