Pessime notizie per il Pd. Viscardo Paganelli, l'imprenditore proprietario della "Rotkopf", arrestato la scorsa settimana per corruzione e frode nell'inchiesta per la tangente Enac (68 mila e 800 euro, di cui 40 mila in contanti consegnati nelle mani del consigliere dell'Ente, responsabile nazionale del PD per il trasporto aereo e amico personale del segretario PD Pierluigi Bersani, Franco Pronzato, anche lui arrestato nei giorni scorsi), parla. Interrogato in carcere, risponde per oltre quattro ore alle domande non solo sulla
tangente Enac, peraltro già ammessa nel suo interrogatorio di garanzia, in occasione della gara per le rotte Elba-Firenze, Elba-Pisa. Nel suo nuovo interrogatorio, l'imprenditore riconosce come autentico il "pizzino" sequestrato nei suoi uffici in cui, nel 2010, ha annotato versamenti per 200 mila euro in contanti a beneficio di almeno sette esponenti del Pd. Conferma di averlo scritto di suo pugno. Spiega di aver "sempre" consegnato quel denaro a Vincenzo Morichini, il "facilitatore" di appalti pubblici di cui era cliente, il fundraiser della Fondazione Italiani-Europei, il lobbista storto che quei "versamenti" gli sollecitava, spiegandogli che questo gli avrebbe consentito di acquisire nel "partito" (il Pd) un peso e un'influenza di cui i suoi clienti (Paganelli tra loro) avrebbero prima o poi tratto vantaggi. Paganelli, dunque, conferma i 40 mila euro annotati accanto al nome di Pronzato. I 20 mila accanto a quello di Catiuscia Marini, governatrice PD dell'Umbria. I 15 mila destinati alcome l'eurodeputato PD Roberto Gualtieri (i tre nomi di cui si è avuta conferma e che si aggiungono a quelli ancora "coperti"). Vincenzo Morichini nel Pd, tutti lo conoscevano "Enzo". Tutti lo rispettavano per il suo rapporto con Massimo D'Alema e la sua Fondazione. Paganelli, sollecitato dalle domande del pubblico ministero, ha risposto anche sui cinque voli gratuiti messi a disposizione nel 2010 dalla sua "Rotkopf aviation" a Massimo D'Alema, presidente della Fondazione Italiani-Europei.
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