Italia: Inchiesta P4, l'onorevole PdL Papa si difende: perseguitato dai miei colleghi della Procura di Napoli |
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Mercoledì 06 Luglio 2011 11:36 |
Il deputato del Pdl Alfonso Papa, sul quale pende una richiesta di arresto, si difende nella Giunta per le autorizzazioni della Camera e spiega che tutta questa storia dell'inchiesta sulla P4 che lo coinvolge nasce da un astio profondo da parte dei suoi ex colleghi magistrati napoletani nei suoi confronti. Ha detto di essere «perseguitato da una fazione dell'Unicost napoletana» e tutto avrebbe origine dal fatto che lui, quando era magistrato, aveva affiancato Agostino Cordova,
prendendo posizione contro i sostituti che lo avversavano. L'indagine nei suoi confronti sarebbe dunque «il frutto di persecuzione giudiziaria di un gruppo di magistrati tra cui De Magistris, Woodcock, Narducci e Curcio che lo avevano avversato all'epoca dei fatti». «Abbiamo letto e valutato le carte e riteniamo che nei confronti di Alfonso Papa non ci sia nessuna persecuzione e che pertanto l’arresto debba essere autorizzato». Lo ha detto Pier Ferdinando Casini «Noi siamo favorevoli all’autorizzazione all’arresto». Il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, interpellato dall’Ansa, afferma di non voler replicare alle affermazioni fatte dal deputato del PdL ed ex pm Alfonso Papa. «Tra le affermazioni rilasciate da Alfonso Papa ne riconosco soltanto una come vera: fin dall'inizio della mia professione di magistrato, insieme ad altri, ho messo in guardia i miei ex colleghi su chi fosse veramente Papa». Lo scrive, in una nota, il sindaco di Napoli, l'ex magistrato Luigi de Magistris. «Purtroppo siamo rimasti inascoltati. Purtroppo taluni ex colleghi, anche influenti, da me allertati, sono poi finiti nel cerchio delle relazioni di Papa». |