Ricorre oggi la festa annuale della ricostituita Confraternita della Madonna del Carmine o del Carmelo, fondata quattrocento anni fa presso la chiesa priorale di San Severo a Ostra Vetere. La devozione alla Vergine Maria, diffusa nella cristianità sin dai primi tempi apostolici, è stata ufficializzata sotto tantissimi titoli, legati alle sue virtù, ai luoghi dove sono sorti Santuari, alle apparizioni, al culto diffuso da Ordini Religiosi e Confraternite. Ma il culto mariano affonda le sue radici, unico caso dell’umanità, nei secoli precedenti la sua stessa nascita; perché il primo profeta d’Israele, Elia (IX sec. a.C.) dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando una provvidenziale pioggia, salvando così Israele da una devastante siccità. La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul Monte Carmelo (Karmel = giardino-paradiso di Dio) si
ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, poi gli eremiti proseguirono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi ”Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine, sempre vicino alla fontana di Elia. Nella seconda metà del sec. XII, giunsero sul Monte Carmelo alcuni pellegrini occidentali al seguito delle ultime crociate e, proseguendo il secolare culto mariano esistente, si unirono in un Ordine religioso fondato in onore della Vergine. Costretti a lasciare la Palestina a causa dell’invasione saracena, i monaci Carmelitani, come ormai si chiamavano, fuggirono in Occidente, diffondendo il culto di Colei che: “le è stata data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron” (Is 35,2). Il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo ‘scapolare’ col ‘privilegio sabatino’, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Ella è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino in braccio o in grembo che porge lo ‘scapolare’ e con la stella sul manto. Fu il priore di San Severo a istituire nel 1608 la Confraternita del Carmine o Carmelo e da allora l'associazione crebbe notevolmente, cumulando consistenti capitali lasciati dai benefattori, che poi andarono a costituire la dotazione dell'Ospedale. Nel Novecento andrò gradatamente declinando fino a cessare l'attività, ma qualche anno fa la Confraternita venne ricostituita come istituzione femminile, presieduta da Margherita Romagnoli e possiede ancora la statua esposta nella chiesa priorale, di cui alla foto allegata.
Chiara Fiorani |