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Home Gazzetta dj Comunicati Italia: Manovra, braccio di ferro sui nuovi ticket, alcune Regioni non li applicheranno
Italia: Manovra, braccio di ferro sui nuovi ticket, alcune Regioni non li applicheranno PDF Stampa E-mail
Domenica 17 Luglio 2011 08:41

braccio di ferro sui nuovi ticket sanitari, alcune Regioni non li applicherannoEntra in vigore la manovra e scattano da subito i primi effetti per le tasche dei cittadini. Come pure arriva la reazione di diverse regioni, finora sette, che non applicheranno le misure messe a punto dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti: Veneto, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Sardegna. Riguardo al ticket di 10 euro in più sulle specialistiche previsto dalla manovra varata dal Governo "nell'ambito delle nostre competenze cercheremo di dare risposte. In Veneto non scatterà il ticket sanitario. Lo ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia. Non saranno applicati nemmeno in Umbria i nuovi ticket sanitari. Lo ha annunciato la presidente della Regione Catiuscia Marini definendo la misura "iniqua e ingiusta che colpisce e danneggia i cittadini". Nella prossima settimana si saprà se la Giunta Regionale della Sardegna deciderà di applicare i nuovi ticket sanitari, ha spiegato l'assessore alla Sanità Antonello Liori. Le Regioni, sulla questione, si presentano in 'ordine sparso': in sette il ticket entrerà a regime, da lunedì; in varie altre, invece, resterà 'congelato' in attesa di ulteriori valutazioni dei tecnici, mentre un 'no' deciso al pagamento arriva da 4 Regioni, Toscana ed Emilia Romagna su tutte. In molte, sono allo studio possibili alternative a quello che è già definito come un 'nuovo balzello' a danno delle fasce più deboli della popolazione. "C'é il taglio lineare delle detrazioni fiscali che colpisce famiglie e lavoratori - afferma il segretario del PD Bersani - cioé chi paga le tasse, mentre non c'é un rigo contro l'evasione fiscale e c'é anche un mezzo condono". Per Di Pietro la casta mantiene i suoi privilegi: "Noi l'abbiamo detto e proposto: eliminate le Province, abolite i rimborsi elettorali, togliete le auto blu, dimezzate i parlamentari, levate i vitalizi. Bloccate le consulenze, togliete 25mila cda nelle partecipate dagli enti locali, chiudete le rappresentanze delle Regioni all'estero, fate pagare gli evasori fiscali. Hanno scelto un'altra strada, quella di togliere ai cittadini e salvare la Casta". Lo scrive il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, sulla sua pagina Facebook. Lo stesso Di Pietro rincara la dose: "Se la casta continuerà a difendere i suoi privilegi ci sarà una ribellione sociale di enormi proporzioni. Per questo io propongo di scendere in piazza alla fine di settembre per una manifestazione unitaria di dimensioni mai viste e con una mobilitazione senza precedenti. Contro la Casta al potere: per l'eliminazione delle province, dei rimborsi elettorali, dei voli e delle auto blu, per il dimezzamento dei parlamentari, per l'abolizione dei vitalizi, per il blocco delle consulenze, e per la lotta all'evasione fiscale. Parliamone, discutiamo e organizziamoci: sarà l'inizio di una nuova stagione, finalmente, nell'interesse dell'Italia e non di pochi privilegiati".

 

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