Ostra Vetere: Si accorciano le giornate |
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Domenica 17 Luglio 2011 21:14 |
Dopo il solstizio d’estate, che cade in prossimità della festa di San Giovanni Battista il 24 giugno, in cui si registrano le giornate più lunghe dell’anno con le notti più brevi, anche se la temperatura cresce verso il solleone, già si avverte il declino della giornata, mentre il percorso del sole si abbassa in cielo. Fenomeno ancora impercettibile, ma già evidente. E al fenomeno solstiziale, cui noi moderni non diamo più troppo peso in virtù del fatto che tanto abbiamo la luce elettrica e poco ci importa di
quella naturale, non così era fino alla generalizzata diffusione dell’illuminazione stradale in coincidenza con gli anni ’60 del boom economico. Fino a quell’epoca, nemmeno mezzo secolo fa, chi ha superato la sessantina ricorda una gioiosa tradizione locale, un po’ l’antesignana delle attuali manifestazioni notturne estive: quella del “fogarone” che si accendeva nella notte della vigilia di San Giovanni. A Porta Pesa era tradizione impegnare i ragazzi (e non solo) a raccogliere nella giornata fascine in campagna, per ammucchiarle sulla piazza della pompa fuori di Porta Pesa e, dopo cena, appiccargli il fuoco alla presenza degli abitanti del quartiere, e non solo. Erano i ragazzi, quando poi il fuoco incominciava a languire e le fiamme ad abbassarsi, a impegnarsi in un gioco un po’ pericoloso: saltare attraverso la brace ardente per dimostrare forza e coraggio. Si trattava di una sorta di ancestrale rito di purificazione, nella convinzione che il fuoco dava forza ai saltatori. Tutto questo ora non si fa più. E’ tutto in mondo che è cambiato e i fogaroni non si accendono più per celebrare il rito della luce. Ci bastano le migliaia di lampade elettriche accese a rischiarare le notti montenovesi.
Alberto Fiorani |