Piergianni Prosperini, ex assessore regionale al Turismo ex AN ex Lega, già incappato in passato in una vicenda di tangenti, questa mattina si è visto recapitare dalla Guardia di Finanza un nuovo provvedimento di arresti domiciliari disposto dal giudice delle indagini preliminari per corruzione e false fatturazioni. Il provvedimento gli è stato consegnato a casa dove è già 'ristretto' dopo una precedente inchiesta che lo portò in carcere nel 2009 e che nel processo lo vide patteggiare una pena di 3 anni e 5 mesi per altre mazzette. Questa volta Prosperini, secondo l'accusa, nel novembre di due anni fa avrebbe ricevuto 10 mila euro da Luca Spagnolatti, imprenditore valtellinese, anche lui oggi destinario di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, e in passato anche lui arrestato; si tratta di una tangente modesta per 'truccare' una gara d'appalto e far assegnare all'imprenditore la progettazione, la realizzazione e la fornitura a noleggio di stand in
occasione della Borsa Italiana del Turismo, la Bit, per una spesa, da parte dell'assessorato, allora guidato da Prosperini, di circa 300 mila euro. Piergianni Prosperini ha una vita politica (e ora anche giudizria) a dir poco tumultuosa: nel 1990 aderisce alla Lega Lombarda di Bossi, poi rompe e passa a Lega Nuova nel 1991, nel 1993 si avvicina alla Lega Alpina Lombarda come candidato a sindaco di Milano, nel 1995 aderisce ad Alleanza Nazionale e viene eletto consigliere regionale e vicepresidente dal 2000, poi assessore PdL al turismo dal 2005. Arrestato una prima volta in diretta televisiva per corruzione e turbativa d'asta, adesso è stato nuovamente arrestato: l'accusa e di corruzione e false fatture, poichè avrebbe cercato di vendere in Eritrea dei materiali di armamento, in particolare dei visori notturni per fucili di precisione.
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