Italia: Tangenti rosse e gli strani "pedaggi" sull'autostrada |
|
|
|
Venerdì 29 Luglio 2011 10:51 |
Estate infuocata per i vertici del Partito Democratico che, nonostante il proprio codice etico sulle condizioni ostative alle candidature e all'obbligo delle dimissioni per i propri esponenti coinvolti in vicende giudiziarie, vede allungare sempre di più l'elenco dei suoi uomini sotto inchiesta della magistratura, che travolge l'immagine del "partito diverso". Una decina di giorni fa sono stati perquisiti uffici e abitazione
del vicepresidente PD del consiglio regionale lombardo ed ex capo della segreteria politica del segretario nazionale Pierluigi Bersani, Filippo Penati, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti milionarie. Esattamente 30 anni fa, il 28 luglio 1981, uno dei padri nobili della sinistra, Enrico Berlinguer, lanciava un anatema che oggi suona beffarda profezia al contrario: "La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti" disse, "fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati". Per l’allora segretario del Pci "ladri, corrotti, concussori delle alte sfere della politica e dell’amministrazione" andavano "scovati", "denunciati", "messi in galera". Oggi si scopre quelle stesse imputazioni anche a sinistra, dopo il bagno "governativo" dei lustri passati. Oggi l'indagine sull'autostrada "Serravalle-Milano" mette nei guai anche il PD. Truffa aggravata e abuso d’ufficio, le ipotesi di reato pesantissime. E ora si indaga sugli strani "pedaggi" pagati per quell'autostrada, per la quale già i segnali stradali sembrano indicativi. |