L'UE affianca l'Italia nella lotta al crimine organizzato |
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Domenica 06 Dicembre 2009 06:21 |
La politica di coesione dell'UE investirà 64 milioni di euro nel periodo 2007-2013 per la conversione ad uso sociale di proprietà sequestrate alla mafia in 4 Regioni dell'Italia meridionale (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Ciò fa seguito a un progetto pilota finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che ha contribuito con 11
milioni di euro a convertire 50 ex proprietà della mafia in attività legate all'insegnamento, all'agriturismo o ad altri attività legali. "Uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico di alcune zone del Mezzogiorno è l'ombra onnipresente della criminalità organizzata. Sono fiero di mostrare l'altra faccia della medaglia: il finanziamento dell'UE che aiuterà l'Italia a sostenere iniziative tese a convertire i beni sequestrati, a creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per giovani, e ad alimentare nuove speranze in zone a lungo vessate da alti tassi di disoccupazione e di criminalità" - ha dichiarato il commissario Samecki nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles per spiegare come la politica di coesione possa contribuire a sostenere le autorità nella loro lotta alla mafia. L'UE cofinanzia un programma multiregionale denominato "Sicurezza per lo sviluppo" del valore di 1,2 miliardi di euro nel periodo 2007-2013. Suo scopo principale è migliorare la sicurezza in 4 regioni dell'Italia meridionale (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Di tale importo, 91 milioni di euro saranno spesi in progetti per convertire terreni e proprietà che appartenevano alla mafia. Altri 36,5 milioni di euro saranno dedicati allo stesso scopo attraverso programmi regionali.
Francesco Fiorani
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