Marche: Al XXV Cen di Fabriano si parla di lavoro |
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Mercoledì 07 Settembre 2011 20:23 |
“Un grazie sentito alla Chiesa italiana per l’occasione che ci ha offerto scegliendo le Marche quale sede del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Un’occasione senz’altro di preghiera, di riflessione, ma anche momento forte di orientamento per la nostra comunità, attraverso i valori profondi ai quali ancorare crescita e sviluppo. In questo contesto il tema del lavoro è centrale, lo è nella vita di tutta la comunità nazionale, ma in particolare della
nostra regione che sul senso di responsabilità ha costruito la propria crescita, il proprio riscatto nei periodi più duri. Gli ultimi 40 anni di sviluppo delle Marche sono avvenuti proprio sul senso di responsabilità, sul lavoro, sulla coesione sociale”. Così il presidente della Regione Marche e Commissario delegato per il Cen, Gian Mario Spacca, oggi a Fabriano per l’incontro “Eucarestia nel tempo dell’uomo: il lavoro” organizzato al Teatro Gentile nell’ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. “Le Marche – ha sottolineato Spacca - sono la regione più manifatturiera d’Italia e la riflessione di oggi a Fabriano acquista dunque un sapore del tutto particolare. L’attenzione profonda della Chiesa ai temi del lavoro e dell’occupazione ci è indicata con forza dallo stesso Santo Padre attraverso i suoi insegnamenti. Egli ha deciso di incontrare dopo la santa messa che celebrerà domenica ad Ancona, i lavoratori in condizione di precarietà. Oltre alla preghiera, quindi, domenica arriverà una speciale benedizione dalla quale ci auguriamo possano prendere il via le soluzioni che riguardano gli aspetti più difficili e drammatici legati all’occupazione in questa terra. Siamo fiduciosi che dopo la visita di Papa Benedetto XVI avremo più forza per iniziare la risalita, avviando progressivamente a soluzioni le principali vertenze delle più grandi aziende della nostra economia. La giornata di oggi, dedicata alla riflessione sul lavoro, è davvero una giornata che ci riempie il cuore di speranza. Ne abbiamo particolarmente bisogno in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo”. |