Marche: Le Regioni riconsegnano le deleghe al Governo |
|
|
|
Martedì 13 Settembre 2011 20:04 |
'La riconsegna delle deleghe al Governo sul trasporto pubblico locale - afferma il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - e` una scelta inevitabile per il taglio di oltre il -75% delle risorse al settore, deciso dal Governo nazionale. Tali tagli sono drammatici e` rendono impossibile organizzare e assicurare efficaci servizi ai cittadini: la diretta conseguenza e` lo 'spegnimento della funzione' che viene restituita alla gestione e alle responsabilita` del Governo nazionale. Avevamo gia` proposto nella Conferenza delle Regioni tale 'spegnimento'
l'anno scorso per evitare di arrivare a questo punto ed evitare il collasso, ma il nostro allarme allora era stato sottovalutato'. Cosi` il Presidente Gian Mario Spacca commenta la situazione del trasporto pubblico locale che, dopo il dibattito in Conferenza delle Regioni domattina, vedra` alle ore 14 un incontro con il Ministro Raffaele Fitto in cui le Regioni consegneranno al Governo i contratti stipulati nel settore del TPL. 'I dati - prosegue Spacca - sono eloquenti e parlano da soli: nelle Marche la manovra del Governo nazionale prevede che i trasferimenti per il TPL passeranno dai 105 milioni di euro del 2010 a 30 milioni nel 2011 e 2012, con una 'sforbiciata' di circa 'tre/quarti (-75 milioni). Stiamo parlando di trasferimenti per il trasporto ferro, gomma e per la viabilita` provinciale. Addirittura per le Provincie e` previsto dal Governo nazionale l'azzeramento di fondi a disposizione. 'Dopo la riconsegna delle deleghe che si svolgera` domani - afferma l'Assessore ai trasporti Luigi Viventi - sara` il Governo nazionale in primis l'interlocutore diretto dei soggetti del settore e delle istituzioni provinciali.' 'E' una situazione inaccettabile e incredibile ' dichiara l'Assessore al bilancio Pietro Marcolini - perche` su scala nazionale i tagli del trasporto pubblico locale ammontano a -1200 milioni: i trasferimenti passano da 1600 milioni ai 400 previsti dopo la manovra nazionale.' 'Comprendiamo le ragioni del rigore ' conclude Spacca - di fronte a una crisi internazionale senza precedenti, ma i costi del risanamento non possono colpire diritti fondamentali dei cittadini, come quella del trasporto e della mobilita`. Cosi` si colpiscono solo le fasce piu` deboli e si mina la coesione sociale dell'intera comunita` nazionale'.
|