Marche: Prolungamento del Corridoio baltico-adriatico |
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Giovedì 20 Ottobre 2011 20:04 |
Uno dei primi, principali risultati dell’approvazione della macroregione adriatico ionica al Comitato delle Regioni d’Europa dell’11 ottobre scorso, è l’inserimento nel testo del parere di progetti concreti soprattutto per quel che riguarda le infrastrutture e i trasporti. Uno di questi è l’emendamento all’indirizzo della Commissione Europea in materia di infrastrutture, con cui si prevede il
prolungamento a sud del Corridoio Baltico-Adriatico, con l’inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. “I progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee 2014-2020 approvati ieri in Commissione europea, quindi – sottolinea il presidente della Regione Marche e relatore del parere al Comitato delle Regioni, Gian Mario Spacca – non potranno non tenere conto delle indicazioni che dalle 275 Regioni d’Europa sono state indirizzate alla stessa Commissione”. Spacca si riferisce in particolare al punto 28 del parere sulla macroregione approvato dal Comitato in cui è scritto che “le due macrostrategie europee per il Baltico ed il Danubio, insieme alla strategia adriatico ionica e alle future strategie dell’UE, possono creare interconnessioni e sinergie, anche infrastrutturali…Esse dovrebbero costituire un asse ideale fra Nord e Sud dell’Europa e, in questo contesto, la macroregione adriatico-ionica rafforzerebbe e decongestionerebbe l'accesso sudorientale dell’Europa al resto del mondo, potendo comprendere anche l’area del Mediterraneo centro-orientale attraverso l’allungamento del Corridoio Baltico-Adriatico previsto dalla comunicazione della Commissione COM(2011) 500 del 29 giugno 2011 e la sua connessione con le reti intermodali”. Il che significa che l’inserimento nel Corridoio Baltico-Adriatico dei collegamenti ferroviari e delle piattaforme multimodali di Udine, Venezia e Ravenna e dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna deciso ieri dalla Commissione Europea, dovrebbe essere prolungato a sud lungo la costa adriatica, ricomprendendo dunque anche le Marche e il porto di Ancona. “Del resto – conclude Spacca – nel parere approvato dalle Regioni è chiaramente evidenziato che tutti gli spazi europei sono tra loro funzionali e si auspica dunque il collegamento dell’area baltica e dell’area danubiana con quella adriatico ionica, quale naturale completamento e rafforzamento della politica europea di cooperazione territoriale”. La strategia adriatico ionica, come sottolineato nel parere, “non produrrà solo documenti di pianificazione, ma anche azioni - azioni concrete e visibili - volte ad affrontare le sfide che si aprono per quest’area. Gli Stati, le regioni e le altre parti interessate devono assumersi la responsabilità di fare da capofila in settori prioritari specifici e in progetti di punta ispirati da un approccio integrato alla politica marittima, alla politica dei trasporti e della portualità nell’ambito della logica dei corridoi paneuropei”. |