Marche: Impegno umanitario della Regione per la Libia e la Somalia |
|
|
|
Mercoledì 26 Ottobre 2011 20:06 |
La Regione Marche in aiuto delle popolazioni della Libia e della Somalia che stanno vivendo situazioni drammatiche, da una parte per la guerra civile, dall'altra per la gravissima crisi alimentare che ha colpito il Corno d'Africa. Nel caso di eventi di particolare gravita` che richiedano interventi immediati di assistenza medica e sanitaria alle popolazioni, la Regione puo` infatti erogare finanziamenti in favore di associazioni di comprovata esperienza che provvedono direttamente a tali interventi. Il
Piano annuale delle attivita` di cooperazione allo sviluppo per l'anno 2011 ha stabilito una riserva di ' 100.000 per interventi di questo tipo, con i quali s'intende contribuire a migliorare la cura e l'assistenza sanitaria della popolazione con particolare attenzione ai feriti di guerra, mediante la fornitura di materiale sanitario e di consumo e farmaci di base. E' dello scorso 20 settembre l'approvazione all'unanimita` da parte dell'Assemblea legislativa della mozione di sostegno umanitario in Libia e nel Corno d'Africa con cui si impegna 'la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative di sostegno umanitario al popolo libico che riterra` piu` opportune e ad assumere analoghe iniziative a favore dei popoli del Corno d'Africa anche attraverso gli stanziamenti previsti per la cooperazione allo sviluppo'. 'Non siamo sordi ' dichiara l'assessore regionale alla Cooperazione allo sviluppo, Luca Marconi ' ai numerosi appelli lanciati sia dalla Comunita` Internazionale che dallo stesso Santo Padre affinche` venga affrontata e risolta la gravissima crisi umanitaria che si sta consumando nel Corno d'Africa ed in particolare in Somalia, dove le Nazioni Unite hanno dichiarato lo stato di carestia'. 'Per quanto riguarda la Libia ' continua Marconi ' nel corso della recente riunione a margine della sessione dell``Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la comunita` internazionale si e` impegnata a sostenere il governo libico ad interim; inoltre, la nuova situazione politica creatasi con la formazione del Consiglio Nazionale di Transizione rende possibile assumere iniziative avendo interlocutori certi, operativi ed in grado di garantire una continuita` di intervento'. (s.g.) . |