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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Internazionalizzazione per dare forza alle piccole e medie imprese
Marche: Internazionalizzazione per dare forza alle piccole e medie imprese PDF Stampa E-mail
Sabato 29 Ottobre 2011 20:07

Internazionalizzazione per dare forza alle piccole e medie imprese“Le Regioni rivestono un ruolo decisivo nella strategia di internazionalizzazione. Una strategia fondamentale per sostenere le micro e piccole imprese nell’apertura ai mercati esteri che, in uno scenario di crisi ancora severa, risulta decisiva per il loro rilancio. Non è un caso se oggi le aziende che registrano performance straordinarie in termini di fatturato sono quelle che più hanno internazionalizzato, quelle che più hanno puntato sull’export in particolare nei Paesi in forte crescita”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, parlando agli Stati Generali del Commercio Estero di scena al Palazzo dei Congressi di Roma, alla presenza, tra gli altri, del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Commissario Europeo al Commercio Karel De Gucht, del Presidente del Consiglio dei Ministri per il Commercio con l’estero UE Marcin Korolec, del Segretario Generale dell’OSCE Lamberto Zannier. Spacca è intervenuto all’importante iniziativa in rappresentanza di tutte le Regioni italiane, di cui le Marche sono capofila per l’Internazionalizzazione. Il presidente ha puntato l’attenzione, in particolare, sulla necessità che il Governo riconosca alle Regioni, in un settore decisivo per il rilancio e la crescita dell’economia come il commercio con l’estero, un ruolo da protagoniste e apra senza più rinvii al loro ingresso nella Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione che vede già coinvolte Unioncamere, Abi e Confindustria. “Le Regioni – ha evidenziato Spacca – ribadiscono la richiesta al Governo di disegnare un orizzonte coerente di soggetti, competenze ed azioni, nel segno della massima efficienza, efficacia e semplificazione. Tutto questo nell’interesse delle imprese, in particolare le micro e le piccole, che sono protagoniste della proiezione internazionale del nostro Paese”. Tra i principali problemi, Spacca ha citato quelli di governance. “Le Regioni – ha detto il presidente – interpretano la delega al Governo per la riforma degli enti e degli strumenti per il commercio con l’estero come opportunità di mettere finalmente a sistema tutti gli attori che in Italia operano per l’internazionalizzazione delle imprese. In questo senso, abbiamo presentato al Governo nazionale proposte rispetto alle quali fino ad oggi non si è avuto alcun riscontro”. Superare la frammentarietà di competenze e soggetti, procedere al riordino degli enti nazionali che si occupano di internazionalizzazione, coinvolgendo le Regioni e riformando l’Ice (l’Istituto nazionale per il commercio estero), abbandonare il meccanismo dell’Accordo di Programma Quadro, ormai superato, prevedendo invece una programmazione finanziaria pluriennale con la costituzione di un Fondo nazionale da organizzare tra Regioni e Stato prevalentemente rivolte alle Pmi, prevedere interventi per riordinare le azioni per la promozione fieristica superando frammentarietà, incertezza e scarsità di risorse. Queste le principali istanze delle Regioni al Governo, illustrate da Spacca. “Quanto avvenuto in materia di commercio estero con l’approvazione della manovra finanziaria di luglio – ha poi aggiunto il presidente – non è condivisibile nel metodo e nel merito. Si sopprime l’Ice senza prevedere un disegno complessivo della governance del settore, si lasciano fuori le Regioni dal nuovo assetto organizzativo, arrivando fino alla loro esclusione dalla Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione. A questo si aggiunge che le risorse per la promozione in bilancio per il 2011 sono state azzerate dalla mancata approvazione del Piano promozionale Ice”. A fronte di questo scenario preoccupante, Spacca ha sottolineato la fattiva collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e con quello dello Sviluppo Economico con cui si sta pianificando una importante missione Stato-Regioni in Brasile nel marzo 2012 “per l’organizzazione della quale – ha concluso Spacca – le Marche, come capofila delle altre Regioni, operano in un clima di massima interazione”.

 

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