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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Cambio al vertice dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche
Marche: Cambio al vertice dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche PDF Stampa E-mail
Lunedì 07 Novembre 2011 20:14

Cambio al vertice dell’Ordine dei Giornalisti delle MarcheGianni Rossetti lascia l’Ordine dei giornalisti delle Marche. Si è dimesso sia da Presidente che da consigliere. E’ stato chiamato a dirigere la Scuola di giornalismo di Urbino di cui è stato uno dei fondatori e docente da oltre vent’anni. Un incarico importante e prestigioso che ha costretto però Rossetti a lasciare l’Ordine essendo i due ruoli incompatibili. Gianni Rossetti, già nel gennaio scorso, su indicazione unanime del Collegio dei docenti, era stato chiamato a guidare la Scuola urbinate e aveva potuto svolgere il doppio incarico grazie a una deroga temporanea concessa dal Consiglio nazionale. Ora all’inizio del nuovo anno accademico è stato costretto a fare una scelta e ha comunicato le sue decisioni al Consiglio che ne ha preso atto con rammarico.  Gianni Rossetti è nell’Ordine dei giornalisti fin dalla sua costituzione (1986). In  questi 25 anni è stato per tre anni Segretario (Presidenti Ermete Grifoni e Carlo Paci), tre anni Consigliere nazionale e per il resto (quasi vent’anni) sempre Presidente. Sotto la sua guida l’Ordine delle Marche ha assunto un ruolo essenziale ed è stato il punto di riferimento sia per la categoria che per la società. Un Ordine che si è distinto per efficienza, attivismo e spirito di iniziativa. In tutti questi anni, grazie anche alla compattezza dei Consigli che ha presieduto, è riuscito a dare solidità economica, funzionalità e organizzazione alla struttura.  Le funzioni di Presidente sono state assunte dal vice Presidente, Nicola Di Francesco. Ora il Consiglio dovrà essere integrato con il primo dei non eletti e già nella prossima riunione (fissata per martedì 15 novembre) nominerà il nuovo Presidente. Rossetti continuerà a dare il suo contributo dall’esterno e in particolare svolgerà il ruolo di consulente per la formazione.  Il Consiglio ha espresso il suo rammarico per la decisione del “Presidente storico”, ma al tempo stesso ha espresso soddisfazione per la scelta di un marchigiano alla guida della Scuola di giornalismo che è considerata la più prestigiosa e affermata in campo nazionale. La Scuola di giornalismo di Urbino è stata fondata nel 1990 dall’Ordine dei giornalisti delle Marche e dall’Università di Urbino che, esempio unico in Italia, la gestiscono in un rapporto paritario. In vent’anni (quello in corso è l’undicesimo biennio) la Scuola di giornalismo di Urbino ha formato circa 300 giornalisti che hanno trovato occupazione nei più importanti media italiani e anche all’estero. Pur in un momento estremamente difficile e delicato per la professione i nuovi professionisti formati all’Ifg di Urbino hanno trovato quasi tutti occupazione (il 94% fa il giornalista e vive di giornalismo, il 54% ha un contratto a tempo indeterminato). Una chiara dimostrazione che la professionalità e la preparazione sono le uniche armi per farsi strada in un settore (quello del giornalismo) che sta attraversando una crisi che sembra senza fine.  “L’Ordine delle Marche – ha dichiarato Rossetti – continuerà a svolgere il suo ruolo centrale e propositivo e proseguirà nella realizzazione dei tanti progetti già in atto o in quelli in cantiere. Lascio un Consiglio unito e compatto che è un patrimonio importante che la categoria dovrà cercare di salvaguardare. In tutti questi anni abbiamo lavorato nella massima unità di intenti, sfruttando la professionalità e le esperienze di colleghi che hanno avuto e hanno ruoli centrali nei diversi media. Il dialogo serio e il confronto costruttivo hanno quasi sempre portato a scelte condivise: valori fondamentali che devono restare il punto di riferimento anche per il futuro. In questi anni siamo riusciti a creare anche una struttura solida ed efficiente che proprio nell’ultimo Consiglio abbiamo ulteriormente rafforzato riconoscendo il lavoro prezioso e insostituibile svolto dal personale di Segreteria”.

 

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