Marche: Spacca a Bruxelles per le grandi reti transeuropee |
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Venerdì 11 Novembre 2011 20:14 |
Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha partecipato oggi a Bruxelles alla “Commissione consultiva congiunta sulle relazioni con la Croazia” dell’Unione Europea. Il presidente ha ribadito la necessità di una urgente e decisa azione presso la Commissione europea e il Parlamento Europeo per il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico, dal previsto terminale di Ravenna fino alla
Puglia, a ricomprendere dunque l’intera costa adriatica. “Il Comitato delle Regioni, nel parere sulla Macroregione Adriatico Ionica approvato in sessione plenaria l’11 ottobre – ha riferito Spacca – ha chiaramente indicato la via da percorrere per l’inserimento dell’area adriatico-ionica nelle grandi reti transeuropee. Un’area che, grazie alla creazione della Macroregione prevista nel 2014, si prepara a rafforzare il proprio ruolo in Europa, non può in alcun modo essere lasciata ai margini dei principali nodi infrastrutturali del continente. Estendere il Corridoio Baltico-Adriatico all’intera costa adriatica rappresenta un valore aggiunto non solo per il quadrante sud-orientale europeo, ma per gli stessi Paesi del Nord, che troverebbero così più facile accesso ad un’area strategica come quella mediterranea”. Spacca ha quindi sollecitato un’azione forte da parte di tutte le Regioni europee - in particolare di quelle che gravitano nell’area adriatico-ionica - presso i rispettivi Governi nazionali affinché questi si facciano autorevoli portavoce presso le istituzioni europee per il prolungamento del Corridoio. “In Italia – ha ricordato il presidente – è già avviata un’iniziativa sia da parte delle Regioni adriatiche che dei parlamentari. Recentemente è stata presentata in Senato una mozione con cui si impegna il Governo italiano a ottenere il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico a Sud, lungo la costa adriatica, comprendendo i porti di Ancona, Bari e Brindisi, per evitare un’ulteriore emarginazione del Centro Sud e dare completezza al progetto macroregionale”. |