Marche: Grande apertura verso le Marche per la missione economica in Cina |
|
|
|
Venerdì 02 Dicembre 2011 20:11 |
Dopo meccanica e agroalimentare, ora sono fashion e moda protagonisti in Cina per la terza tappa della missione organizzata dalla Regione Marche: sono infatti iniziati gli incontri economici e commerciali nella municipalità di Dalian, che proseguiranno per tre giorni. Le oltre 60 imprese e consorzi della moda che compongono la delegazione, guidata dal presidente della Regione Gian Mario Spacca accompagnato dal
presidente della Consulta moda di Confindustria Marche Andrea Lardini, dal presidente di Confindustria Fermo Andrea Santori e dal Ministro Economico dell’Ambasciata Cinese Zhang Junfang, sono entrate subito nel vivo dei colloqui con le aziende cinesi grazie all’intenso programma di B2B (business to business). Ad introdurre gli incontri, il presidente Spacca e Cao Aihaua, vicesindaco della città (che a inizio novembre aveva visitato le Marche accompagnata dall’ambasciatore della Cina in Italia Ding Wei), seguiti dagli interventi di Gianluca Gregori, preside della Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche e di Liu Dechun, Direttore dell’Ufficio commercio estero e Cooperazione economica di Dalian. Spacca ha poi incontrato, nella sede del Municipio, il sindaco Li Wan Cai. La delegazione economica marchigiana ha poi visitato i parchi tecnologici e gli stabilimenti di alcune imprese di abbigliamento della zona e le imprese hanno incontrato società commerciali e aziende per confronti sempre orientati a scambi commerciali. “Vogliamo incrementare la competitività delle imprese attraverso un nuovo o maggior consolidamento su uno dei mercati mondiali in maggiore crescita – dice Spacca - La parola d’ordine, in questa difficilissima fase di stagnazione per l’economia europea e di probabile recessione per quella italiana, è infatti soprattutto incrementare la qualità degli scambi commerciali ed aprire i mercati esteri che presentano un forte sviluppo della domanda anche alle piccole e medie imprese. La crisi internazionale può essere affrontata con una maggiore integrazione dell’economia e in questa direzione va il trattato firmato lo scorso anno dai premier di Italia e Cina che prevede un incremento dei flussi di import ed export dei due Paesi, ma soprattutto un riequilibrio a vantaggio delle esportazioni italiane. E la missione realizzata dalle Marche in questi giorni ha proprio questa finalità”. In questo senso importante e significativa è la partecipazione di Confindustria, Camere di Commercio marchigiane, Confapi, Confartigianato, Università Politecnica delle Marche e una rappresentanza dei centri tecnologici marchigiani. “Gli incontri B2B – sottolinea Andrea Lardini – sono davvero molto partecipati e si registra interesse per i nostri marchi. Il clima è positivo e la missione in Cina è un’iniziativa di particolare importanza, soprattutto nel difficile momento economico che stiamo attraversando. Il fatto che la delegazione di imprenditori sia accompagnata dalla Regione rende tutto più semplice e la presenza del Ministro economico dell’Ambasciata cinese ci sta accreditando con grande forza presso gli operatori economici locali: lo testimonia l’alto numero di imprese cinesi che stiamo incontrando, davvero tantissime. L’obiettivo su cui dobbiamo concentrarci in questo momento, e lo dico da imprenditore e da presidente regionale della Consulta Moda di Confindustria, è l’export. Obiettivo certo non semplice, ma con il prodotto e la possibilità di dimostrarsi credibili all’estero avendo vicine le istituzioni, lo si può perseguire”. Soddisfazione anche da Massimiliano Polacco della Camera di Commercio di Ancona. “La straordinaria amicizia e apertura delle autorità cinesi nei confronti della Regione Marche – dice – è un grande supporto per preparare sviluppi commerciali importanti: le premesse ci sono tutte. Mai come in questa missione si respira questa grande attenzione verso il nostro territorio. Un dato importantissimo, perché oggi è indispensabile che i nostri imprenditori internazionalizzino. Non tutte le imprese sono strutturate per farlo, ma l’apporto che le istituzioni e noi come Camera di Commercio stiamo dando loro, può fare la differenza. Il mercato interno è in grave difficoltà e occorre dunque una svolta: in questo senso l’esperienza che stiamo vivendo qui in Cina è importantissima, perché si tratta di un mercato dalle infinite possibilità”. Export, dunque, ed investimenti soprattutto commerciali che si realizzano in un Paese estero per conquistare nuove quote di mercato da reinvestire nel nostro territorio. I numeri parlano da soli: nel primo semestre 2011 le esportazioni marchigiane verso la Cina sono cresciute del +43%”. I principali settori di esportazione sono la meccanica con il 21% del totale (in aumento di ben il 77% nel 2011) e calzature (anche in questo caso il 21% del totale e una crescita del 77% in un anno). Bene anche il tessile-abbigliamento (+39% rispetto al 2010). Così come sottolineato nella sua visita di novembre ad Ancona dall’ambasciatore Ding Wei (“Tutti sanno che nelle Marche ci sono i migliori prodotti del Made in Italy, quindi possono trovare buoni risconti a Dalian e in tutta la Cina”, aveva detto), così anche le autorità della municipalità di Dalian hanno evidenziato come la città abbia un elevato livello di consumi e può quindi rappresentare una piattaforma importante per le aziende marchigiane interessate a entrare nei mercati asiatici data anche la sua vicinanza a Giappone e Corea.
|