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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Innovazione marchigiana a Bruxelles
Marche: Innovazione marchigiana a Bruxelles PDF Stampa E-mail
Martedì 13 Dicembre 2011 20:23

Innovazione marchigiana a BruxellesL’esperienza della Regione nel campo della Domotica-Longevità attiva è stata selezionata dal Comitato delle Regioni d’Europa per essere illustrata nel Forum internazionale “Ue Ricerca e innovazione. Quale ruolo per le Regioni e le città dopo il 2013?” di scena oggi a Bruxelles. Il presidente Spacca è stato chiamato infatti ad illustrare i progetti regionali in questo campo. Di grande prestigio i relatori: con il presidente Spacca hanno parlato di strategie europee e regionali nella ricerca e innovazione, tra gli altri, Dirk Ahner direttore generale Politiche regionali della Commissione europea, Mario Marcel direttore deputato Sviluppo territoriale dell’Ocse, Michael Kitson senior lecturer in Scienze macroeconomiche a Cambridge, Mercedes Bresso presidente del Comitato delle Regioni, Michel Delebarre presidente della Commissione Coter del Comitato delle Regioni e numerosi rappresentanti del mondo economico, della ricerca, delle istituzioni. Scienza eccellente (opportunità di carriera per giovani scienziati, sviluppo di tecnologie emergenti, infrastrutture di ricerca); imprese competitive (creazione di nuovi posti di lavoro, supporto all’innovazione, stimolo degli investimenti privati in ricerca, rafforzamento delle piccole e medie imprese innovative); una migliore qualità della vita (longevità attiva e in salute, energie pulite ed efficienti, uso delle risorse per la salvaguardia del pianeta, sicurezza alimentare, trasporti verdi ed intelligenti): queste le tre direttrici della strategia marchigiana tracciate da Spacca. “La domanda di prodotti e servizi da parte della popolazione over 65 - ha detto Spacca – è sempre crescente. Una popolazione che nelle Marche rappresenta circa il 22% del totale, contro il 20% nazionale, con un trend in crescita che prevede il 24% nel 2020. Anche l’aspettativa di vita è superiore alla media europea: 80,1 per i maschi e 85,6 per le femmine, dati che rendono le Marche la Regione con l’aspettativa di vita tra le più alte al mondo. Tra i nostri obiettivi spicca quindi il progetto integrato di longevità attiva per fronteggiare le crescenti esigenze di protezione della terza età, soprattutto la non-autosufficienza e per porre l’anziano come nuovo protagonista della vita sociale”. Il governo regionale ha intrapreso un’azione di promozione e lancio di un gruppo di ricerca ad alto contenuto tecnologico specializzato nella domotica: i-Live (Marche research driven cluster on ambient intelligence technologies for indipendent living and eco-sustainability), sostenuto con un considerevole impegno finanziario (16 milioni di euro tra il 2011 e il 2015) con l’obiettivo di realizzare entro il 2015 un prototipo di “Casa Intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano”. Vivace la presenza di attori nel progetto: l’INRCA, istituto nazionale di ricovero e cura a carattere scientifico, scelto dal Ministero della Salute quale capofila del network “Italia Longeva-Rete nazionale di ricerca sull'invecchiamento e la longevità attiva”, e l’istituto di riabilitazione Santo Stefano. Due importanti poli di ricerca universitaria, l’Università di Camerino con il Centro di Telemedicina e Telefarmacia, riferimento internazionale in materia di e-health di cui Camerino gestisce l’unico master universitario e il primo corso post-universitario in telemedicina e telefarmacia applicate a beneficio degli operatori delle piattaforme petroliferee, e l’Università Politecnica delle Marche che sviluppa ricerca e innovazione in diversi ambiti specifici dell’Ambient Assisted Living (robotica assistiva, sistemi auto-adattivi, ecc.) e dell’eco-efficienza energetica. E ancora, tre centri di trasferimento e sviluppo tecnologico che supportano le aziende locali nelle attività di ricerca e nei processi di certificazione della qualità dei prodotti domotici e circa 300 imprese direttamente coinvolte nell’offerta di prodotti e servizi per la domotica assistiva e per l’eco-efficienza della casa. “E’ ancora elevato – ha concluso il presidente - il margine di domanda insoddisfatta da parte dei potenziali utilizzatori privati e pubblici in termini non solo di assistenza, ma anche di comfort, benessere, risparmio e totale controllo dell’abitazione e del luogo di lavoro. Nel contesto produttivo marchigiano, costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, sono individuabili più di 4.000 aziende che potenzialmente possono essere interessate. Tali aziende rappresentano l’intera filiera della settore in quanto sono in grado di sviluppare i singoli prodotti, i gruppi funzionali i sottosistemi e la componentistica, sia di strutturare l’intero ambiente casa intelligente in qualità di integratori di tecnologie”.

 

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