Luigi Sartor, ex calciatore di serie A coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona, è agli arresti domiciliari, non potrà muoversi dalla sua abitazione di Parma e potrà comunicare solo con i familiari più stretti. Ha sostanzialmente ammesso tutti gli addebiti l'ex calciatore dopo il suo arresto, in particolare sui suoi rapporti con i gruppo di scommettitori di Singapore. E per questo è stato posto ai domiciliari. In questo quadro investigativo, afferma il giudice per le indagini preliminari, non si puo "parlare di venir meno dei gravi indizi di colpevolezza, ma piuttosto del loro rafforzamento". "Nonostante ciò - conclude il gip - anche per non creare eccessive disomogeneità con la situazione di altri indagati, può essere accolta la richiesta subordinata di applicazione degli arresti domiciliari" perché non è possibile la libertà piena "sia in ragione del rischio di reiterazione di analoghe condotte illecite, sia per la necessità di evitare per quanto possibile in questa fase rischi di inquinamento probatorio grazie a dichiarazioni di comodo o concordate con gli altri soggetti che hanno in parte condiviso con Sartor l'operazione in Svizzera e i contatti con gli uomini di Singapore".