Sabato 02 Gennaio 2010 14:10 |
La settimana appena trascorsa ha avuto come elemento saliente la discesa dalle latitudini polari di un nucleo di aria fredda continentale che si è riversata in tutta l'Europa occidentale per poi sprofondare nel bacino del mediterraneo. La traiettoria della discesa fredda ha fatto si che i maggiori fenomeni si siano concentrati nel nord Italia sfiorando soltanto la nostra regione, che ne ha risentito quindi solo marginalmente con nevicate da deboli a moderate fin sui litorali. Le temperature comunque si sono sensibilmente abbassate, portandosi su valori di tutto rispetto per il mese di dicembre. E' utile ricordare che, per quando riguarda l'agricoltura, le gelate invernali hanno il benefico effetto di ridurre le popolazioni svernanti di molti fitofagi come, peresempio, la "mosca dell'olivo", con benefici effetti sui livelli di infestazione per il prossimo anno e quindi sulla qualità dell'olio d'oliva. Per quanto riguarda la resistenza al freddo delle colture, si può dire che nel caso dell'olivo in fase di riposo vegetativo vi possono essere iniziali danni da freddo, a partire dagli apici, al di sotto dei -7°C. La vite invece in fase di riposo può resistere ad abbassamenti termici nell'ordine dei -15 -20°C. Nel caso dei cereali in fase di terza foglia, quale è orientativamente quella attuale, la resistenza al gelo è massima. E accanto alle previsione del tempo dei servizio meteorologici che ormai hanno acquisito un'alta specializzazione scientifica, persiste la
tradizione di affidarsi anche a strumenti di conoscenza meno tecnologica, ma più vicina al cuore e alla sensibilità delle popolazioni, come l'antico almanacco di "Frate Indovino".
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