Sabato 20 Agosto 2022 23:26 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. Registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 in Emilia Romagna alle ore 20:12 di oggi, sabato 20 agosto 2022 con epicentro a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, e ipocentro a 9 km di profondità. Alle ore 19:10 era stata registrata nello stesso distretto sismico una scossa di
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Sabato 20 Agosto 2022 18:14 |
Nel 68° Anniversario della morte dell'onorevole Alcide De Gasperi, l'ANPC, Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani, commemora il grande statista con il seguente comunicato: "Oggi 19 Agosto nella Basilica di San Lorenzo a Roma è stata celebrata una messa in suo onore officiata da Sua Eminenza il Cardinale GIOVANNI BATTISTA RE. In rappresentanza della nostra Associazione era presente il Consigliere Nazionale Aladino Lombardi, il quale ha trasmesso ai presenti il saluto della nostra Presidente Maria Pia Garavaglia, unitamente a quello di tutta la nostra Associazione. È stata una cerimonia molto sentita e partecipata. Hanno preso parte alla cerimonia tra gli altri Gianni Letta, Vincenzo Scotti, Miguel Gotor, Pier Luigi Castagnetti, Vincenzo Sangiorgi, Lucio D'Ubaldo, Andrea Casu, Marco Fascicolo e tanti altri personaggi.
da ANPC Nazionale
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Sabato 20 Agosto 2022 17:14 |
Il Presidenre della Repubblica italiana Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione del Meeting dell'Amicizia di Rimini 2022, ha scritto: "A poca distanza da noi, nel cuore dell'Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina. L'Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l'intera umanità nei suoi valori fondativi e l'Europa nella sua stessa identità".
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Sabato 20 Agosto 2022 00:00 |
1828 – Inizia la fabbricazione in selci di pietra delle strade del paese incominciando dalla piazza di San Francesco a cura dell’ingegnere capo Nicola Babbucci che vinse l’appalto pubblico per scudi 5:50 la canna quadrata. Rimangono a suo carico tutte le spese per il carico e il trasporto della pietra, rena, calcina, fattura. Deputato sorvegliatore è stato nominato Luigi Ricci con la paga giornaliera di baiocchi 22. La misura della canna è composta di 100 piedi romani; e perciò l’appalto è a un buon prezzo. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/miscelanea-veritas/321-oggi-20-agosto-accadde-pillole-di-storia-montenovese).
Tutte le notizie sono tratte dalle pubblicazioni a
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Sabato 20 Agosto 2022 00:00 |
Il 20 agosto è il 232º giorno del calendario gregoriano (il 233º negli anni bisestili). Mancano 133 giorni alla fine dell'anno.
Eventi
479 a.C. – La battaglia di Platea pone fine all'invasione persiana della Grecia, Mardonio viene messo in fuga da Pausania, il comandante spartano dell'esercito greco;
636 – Battaglia dello Yarmuk : le truppe Arabe guidate da Khālid b. al-Walīd dopo una sanguinosa battaglia sconfiggono l'esercito bizantino di Eraclio I
917 – Battaglia di Anchialos: lo zar Simeone I di Bulgaria invade la Tracia e scaccia i Bizantini
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Sabato 20 Agosto 2022 00:00 |
Angelina, nata da Antonio, un nobile di Spoleto, si fece religiosa intorno al 1440. Entrò nel monastero delle clarisse di Santa Lucia a Spoleto. La beata Angelina, fu una monaca amante del silenzio e dell’umiltà. Si tramanda che dormiva solo tre o quattro ore e trascorreva la maggior parte delle sue giornate a pregare, specialmente per le anime del purgatorio. Ammalatasi gravemente, e costretta a letto per una grave infermità, fu miracolata da Santa Chiara che le apparve con altre sante e fu guarita completamente. E’ morta a Foligno nel 1490 e proprio con la fine dei suoi giorni venne ricordata nel Martirologio francescano: “Angelicis moribus exornata et Sanctorum apparitionibus recreata ad caelestem sponsum migravit”. Nello stesso testo si ricorda che la sua festa ricorreva al 20 agosto.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Martedì 16 Agosto 2022 18:38 |
Ricorre oggi l’anniversario della nascita di Franco Segoni il 16 agosto 1935 e tragicamente morto nel pomeriggio del 14 luglio 2009 sulla spiaggia di Senigallia. Nonostante il tempo trascorso, gli amici non dimenticano “il Tarugo”. Con questo soprannome infatti tutti lo conoscevano non solo in paese. Franco era l'infaticabile presidente del locale Circolo Fenalc in piazza della Libertà, l'attento gestore del Bar dell’Arco posto all'inizio del centro storico ostraveterano a Porta Santa Croce ridenominata Porta 4 Agosto, il socio disinteressato e sollecito del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere, con il quale aveva lungamente collaborato in moltissime iniziative sociali e culturali. Era anche impegnato in mille e mille altre attività pubbliche e sociali e per questo conosciuto e stimato. Un autentico vulcano di opere e di azioni che hanno positivamente segnato il paese di Ostra Vetere e i centri vicini. Ma fu vittima di repressione politico-giudiziaria della perfidia dei soliti noti e per questo prossimamente a lui verrà intitolata una nuova associazione locale delle vittime che
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Venerdì 12 Agosto 2022 19:29 |
La Regia Accademia delle Belle Arti dell'Emilia, a Bologna, dietro domanda del Sig. Dott. Gregorio Lazzanni di Castignano, primo proprietario della statua dopo Nicola Brunetti, i cui eredi poi la vendettero al Dottor Girotti, attestò l'originalità della statua ritrovata nel 1841 da Giovanni Brunetti a Muracce, nonché il preciso riferimento all’imperatore Traiano: "Questo dì 12 agosto 1865 dietro domanda del Sig. Dott. Gregorio Lazzarini di Castignano, io sottoscritto, capo della Commissione artistica composta dai Signori professori A. Puccinelli, S. Salvini, G.C. Ferrari, P. Aleotti e M. Putti, certifico che detta Commissione riunitasi per ordine ministeriale onde dar giudizio del merito artistico di una statua di marmo pari all'altezza di metri 2 e cm. 20, la quale trovasi presentemente sotto restauro nello studio del prefato Sig. Sabini, professore di scultura in questa nostra Accademia, ha giudicato essere questa opera pregevolissima di scultura greco-romana dei bei tempi e rappresentante l'imperatore Traiano...."
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Giovedì 11 Agosto 2022 18:06 |
Cade oggi il più importante anniversario della storia civile del libero Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che l’11 maggio 1240 anni fa resistette eroicamente al gravissimo rischio della perdita di ogni Libertà, Autonomia e Giustizia a causa del tentativo di invasione da parte delle truppe teutoniche e saracene dello scomunicato imperatore jesino ghibellino Federico II di Svevia. Fu storia gloriosa, quella, di cui i montenovesi possono e devono andare fieri, allora come adesso. Così lanciamo un monito ai liberi e forti montenovesi: ricordiamoci chi siamo e chi siamo stati. E anche CHI sono stati i coraggiosi montenovesi di allora che, guidati dal sindaco Bruno, il primo sindaco di cui si conservi memoria nel nostro libero Comune, andarono poi in 59 anche a difendere la nostra libertà municipale dodici anni dopo davanti al giudice Rainaldo del Tribunale del Presidiato della Marca e al suo notaio Massarello, che verbalizzava, per difendere gli interessi giuridici e la libertà del libero Comune di Montenovo contro le pretese oppressive dei poteri feudali e tirannici. Erano nostri eroi di 770 anni fa: 1. Bruno sindaco di Montenovo, 2. Giovanni di Seperclo da Montenovo, 3. Verghetto di Nicola di Montenovo, 4. Attolino di Riccardo dello stesso luogo, 5. Venutolo di Bonafiglia dello stesso luogo, 6. Giovanni di Blasio dello stesso luogo, 7. Benvenuto di Attolino, 8. Guidolo di Ota, 9. Nicola di Giustiniano, 10. Giovanni di Gregorio dello stesso luogo, 11. Compagnone di Inardo, 12. Rainerio Bentevenga, 13. Venutolo di Menco dello stesso luogo, 14. Martino di Ugolino, 15.
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Mercoledì 10 Agosto 2022 18:54 |
Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede
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Lunedì 11 Luglio 2022 19:02 |
Cade oggi il più importante anniversario della storia civile del libero Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che quasi ottocento anni, fa resistette eroicamente al gravissimo rischio della perdita di ogni Libertà, Autonomia e Giustizia a causa del tentativo di invasione da parte delle truppe teutoniche e saracene dello scomunicato imperatore jesino ghibellino Federico II di Svevia. Fu storia gloriosa, quella, di cui i montenovesi possono e devono andare fieri, allora come adesso. Così lanciamo un monito ai liberi e forti montenovesi: ricordiamoci chi siamo e chi siamo stati. E anche CHI sono stati i coraggiosi montenovesi di allora che, guidati dal sindaco Bruno, il primo sindaco di cui si conservi memoria nel nostro libero Comune, andarono poi in 59 anche a difendere la nostra libertà municipale dodici anni dopo davanti al giudice Rainaldo del Tribunale del Presidiato della Marca e al suo notaio Massarello, che verbalizzava, per difendere gli interessi giuridici e la libertà del libero Comune di Montenovo contro le pretese oppressive dei poteri feudali e tirannici. Erano nostri eroi di 770 anni fa: 1. Bruno sindaco di Montenovo, 2. Giovanni di Seperclo da Montenovo, 3. Verghetto di Nicola di Montenovo, 4. Attolino di Riccardo dello stesso luogo, 5. Venutolo di Bonafiglia dello stesso luogo, 6. Giovanni di Blasio dello stesso luogo, 7. Benvenuto di Attolino, 8. Guidolo di Ota, 9. Nicola di Giustiniano, 10. Giovanni di Gregorio dello stesso luogo, 11. Compagnone di Inardo, 12. Rainerio Bentevenga, 13. Venutolo di Menco dello stesso luogo, 14. Martino di Ugolino, 15.
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Domenica 10 Luglio 2022 18:43 |
Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede
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Giovedì 23 Giugno 2022 18:24 |
Ricorre oggi l’anniversario del riconoscimento, il 23 giugno 2010 del famoso “Cannone di Fico” che tanta storia popolare rammenta alla memoria dei montenovesi. Non c’è migliore descrizione del fatto che trascrivere la lettera aperta scritta in quella data dal presidente del Centro di Cultura Popolare agli amministratori comunali per valorizzare il Cannone di fico: "Al Sindaco, Agli Assessori, Ai Viceassessori, Ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Oggetto: Il “Cannone di fico”. Partecipando qualche sera fa ad una riunione indetta nella Sala Consiliare in Municipio, ho casualmente notato, seminascosto dietro una delle tende drappeggianti le finestre, un cimelio di singolare interesse per tutta la comunità locale: il famoso “Cannone di fico”, così identificato dalla felice intuizione del compianto Fabrizio Lipani, ex presidente di questo Centro di Cultura Popolare, storiografo, attento osservatore e antiquario. Si tratta di un cimelio sul quale la salacia dell’immaginario popolare montenovese da secoli bonariamente
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Giovedì 16 Giugno 2022 18:50 |
Nel giorno della scomparsa di padre Rolando Maffoli o.f.m. il Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere, che lo ebbe attivo componente per lunghi decenni, ne ricorda la figura cristallina e l’impegno sacerdotale e civile, sicuro di interpretare i sentimenti di stima e riconoscenza di tutta la popolazione ostraveterana per l’intensa opera da lui svolta in favore della nostra comunità. Qui infatti ha prestato la sua instancabile opera per oltre sessanta anni di ministero sacerdotale, guadagnandosi la stima di tutti. Per questo gli venne assegnato dal Centro di Cultura Popolare il “Premio San Giovannino 2000” con la seguente motivazione: "Per l'attività ultraventicinquennale di direttore della biblioteca e dello archivio storico, nonché per la sua quotidiana, disinteressata e non sostituita opera educativa di sostegno scolastico a favore dei giovani di Ostra Vetere, non altrimenti riconosciuta e valorizzata dalle pubbliche istituzioni locali". Sono sue anche alcune
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Giovedì 16 Giugno 2022 18:44 |
Ce l’ha fatta. Bruciando tutti sul filo di lana, il Partito Deformatico ha fatto abbattere la scure contrattuale sulle radici delle Autonomie Municipali. Né ha voluto far svolgere, come avevamo insistentemente chiesto, l’unico strumento vero della democrazia (contraddicendo addirittura lo stesso nome che si sono scelti per il loro partito) che è il Referendum, strumento e simbolo di Libertà e Giustizia per la difesa dell’Autonomia. Giorno più nefasto di quello odierno non poteva ricorrere. Senza stare a sentire nessuno, il rosseggiante e sferrazzante treno-PD, incurante delle recenti clamorose sconfitte cumulate, come quelle della fusione Senigallia-Morro D’Alba, del Referendum Costituzionale del 4 dicembre scorso e delle Elezioni Politiche dello scorso 4 marzo, ha tirato dritto e l’ha fatta grossa. Cade oggi, infatti il Mensilario (l’anniversario mensile) dell’Unione-Fusione che fa morire l’Autonomia Municipale. E adesso ci rimane una sola cosa da fare: rovesciare l’attuale maggioranza di sinistra che purtroppo abbiamo qui a Ostra Vetere e sostenere unanimemente “montenovonostro” a raggiungere la maggioranza nelle elezioni amministrative comunali anticipate che si terranno il prossimo 10 giugno 2018. Solo così si allontanerà definitivamente lo spettro della riduzione di Montenovo a smunta e misera frazione periferica di Senigallia Magna. Solo "montenovonostro” promette infatti che, se gli verrà affidato con il voto dai nostri compaesani il compito di tornare a guidare il Comune, revocherà immediatamente tutti gli atti amministrativi lesivi della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia locale che solo “montenovonostro” programmaticamente difende. Solo così verrà fermato il pauroso progetto di rossa collettivizzazione e globalizzazione di beni, strutture, infrastrutture, servizi e personale che il PD ciecamente ha realizzato in danno della comunità locale. Dobbiamo tutti impedire che venga commesso uno scempio istituzionale che sarebbe tragicamente irreversibile, dopo 900 anni di Libertà e di autogoverno locale. Per questo lanciamo un accorato appello: uniamoci tutti ad aiutare Montenovo a sopravvivere e ad addebitare ai firmatari dello sciagurato accordo iugulatorio i pesi e i danni da loro stessi provocati. Chiamiamo tutti a collaborare, di qualunque idea politica anche diversa ma tuttavia orientata all’unico scopo di salvare il Comune di Montenovo, per formare una Lista Unica Per l’Autonomia che sia alternativa a quello che rimane del Partito Deformatico e sostenerla convintamente, spiegando bene a familiari, amici e conoscenti il gravissimo rischio che sta correndo il nostro paese ridotto com’è dopo un trentennio di amministrazioni rosse, salvo pochi anni di intermezzo. Solo una massiccia mobilitazione popolare potrà scongiurare il pericolo ormai definitivo, imposto artificiosamente da ciò che rimane della maggioranza conquistata dalla sinistra a causa
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Giovedì 16 Giugno 2022 18:32 |
L’anniversario del ferimento in guerra del Tarugo Franco Segoni il 16 giugno 1943 è documentato nel volume del professore barbarese Ettore Baldetti intitolato “Marchigiani nel Risorgimento”, dalla cui pagina 721 trascriviamo integralmente: “Una diretta testimonianza la fornisce Giannino Fabbrini, nato ad Ostra Vetere nel ’28 (v.Fabbrini 2013): il 16 giugno arrivarono 5 o 6 partigiani ad Ostra Vetere, alle 6.30-6.45 del mattino su una camionetta, e assaltarono la Casa del Fascio e il sottostante Dopolavoro nell’ex convento nella piazza centrale, incendiando e rompendo quadri e suppellettili, e contemporaneamente andando a prelevare nella sua casa, situata nella stessa piazza, il podestà Giovanni Magagnini, che, messo al muro davanti all’osteria, attuale Bar Carnali, venne spogliato della giacca. Stavano levandogli la camicia quando un bottone della sahariana del ‘capo’, lo slavo ’Giovanni’, il quale si era chinato per raccogliere la giacca, si è impigliato nel grilletto del mitra, un ’Thompson’ inglese, facendogli scaricare accidentalmente il caricatore di una quarantina di colpi - come ha confidato lo stesso slavo al Fabbrini – i quali,
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Sabato 11 Giugno 2022 18:43 |
Cade oggi il più importante anniversario della storia civile del libero Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che quasi ottocento anni, fa resistette eroicamente al gravissimo rischio della perdita di ogni Libertà, Autonomia e Giustizia a causa del tentativo di invasione da parte delle truppe teutoniche e saracene dello scomunicato imperatore jesino ghibellino Federico II di Svevia. Fu storia gloriosa, quella, di cui i montenovesi possono e devono andare fieri, allora come adesso. Così lanciamo un monito ai liberi e forti montenovesi: ricordiamoci chi siamo e chi siamo stati. E anche CHI sono stati i coraggiosi montenovesi di allora che, guidati dal sindaco Bruno, il primo sindaco di cui si conservi memoria nel nostro libero Comune, andarono poi in 59 anche a difendere la nostra libertà municipale dodici anni dopo davanti al giudice Rainaldo del Tribunale del Presidiato della Marca e al suo notaio Massarello, che verbalizzava, per difendere gli interessi giuridici e la libertà del libero Comune di Montenovo contro le pretese oppressive dei poteri feudali e tirannici. Erano nostri eroi di 770 anni fa: 1. Bruno sindaco di Montenovo, 2. Giovanni di Seperclo da Montenovo, 3. Verghetto di Nicola di Montenovo, 4. Attolino di Riccardo dello stesso luogo, 5. Venutolo di Bonafiglia dello stesso luogo, 6. Giovanni di Blasio dello stesso luogo, 7. Benvenuto di Attolino, 8. Guidolo di Ota, 9. Nicola di Giustiniano, 10. Giovanni di Gregorio dello stesso luogo, 11. Compagnone di Inardo, 12. Rainerio Bentevenga, 13. Venutolo di Menco dello stesso luogo, 14. Martino di Ugolino, 15.
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Venerdì 10 Giugno 2022 18:31 |
Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede
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Mercoledì 11 Maggio 2022 18:25 |
Cade oggi il più importante anniversario della storia civile del libero Comune di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che quasi ottocento anni, fa resistette eroicamente al gravissimo rischio della perdita di ogni Libertà, Autonomia e Giustizia a causa del tentativo di invasione da parte delle truppe teutoniche e saracene dello scomunicato imperatore jesino ghibellino Federico II di Svevia. Fu storia gloriosa, quella, di cui i montenovesi possono e devono andare fieri, allora come adesso. Così lanciamo un monito ai liberi e forti montenovesi: ricordiamoci chi siamo e chi siamo stati. E anche CHI sono stati i coraggiosi montenovesi di allora che, guidati dal sindaco Bruno, il primo sindaco di cui si conservi memoria nel nostro libero Comune, andarono poi in 59 anche a difendere la nostra libertà municipale dodici anni dopo davanti al giudice Rainaldo del Tribunale del Presidiato della Marca e al suo notaio Massarello, che verbalizzava, per difendere gli interessi giuridici e la libertà del libero Comune di Montenovo contro le pretese oppressive dei poteri feudali e tirannici. Erano nostri eroi di 770 anni fa: 1. Bruno sindaco di Montenovo, 2. Giovanni di Seperclo da Montenovo, 3. Verghetto di Nicola di Montenovo, 4. Attolino di Riccardo dello stesso luogo, 5. Venutolo di Bonafiglia dello stesso luogo, 6. Giovanni di Blasio dello stesso luogo, 7. Benvenuto di Attolino, 8. Guidolo di Ota, 9. Nicola di Giustiniano, 10. Giovanni di Gregorio dello stesso luogo, 11. Compagnone di Inardo, 12. Rainerio Bentevenga, 13. Venutolo di Menco dello stesso luogo, 14. Martino di Ugolino, 15.
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Martedì 10 Maggio 2022 18:10 |
Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede
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Sabato 19 Febbraio 2022 18:56 |
La Rivoluzione Francese determinò anche nelle Marche, appartenenti allo Stato Pontificio, una profonda influenza rinnovatrice: è a questo periodo, quindi, che possono farsi ascendere, per la nostra regione, gli inizi del Risorgimento nazionale. Instaurata la Repubblica Cisalpina e battuti i pontifici a Faenza, i repubblicani rivoluzionari occupano Pesaro, Ancona e Macerata, marciando su Foligno senza quasi incontrare resistenza. Il papa subisce dal generale Bonaparte l'oneroso trattato di Tolentino (19.2.1797), in virtù del quale Ancona viene lasciata ai francesci fino alla pace generale (da: 25 - Alberto Fiorani, Fabrizio Lipani, La Carboneria a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1990, pp. 76) pagina 9. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/53293-ostra-vetere-anniversario-del-trattato-di-tolentino-imposto-da-napoleone-il-19-febbraio-1797).
da Centro Cultura Popolare
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Sabato 19 Febbraio 2022 00:00 |
1797 - La Rivoluzione Francese determinò anche nelle Marche, appartenenti allo Stato Pontificio, una profonda influenza rinnovatrice: è a questo periodo, quindi, che possono farsi ascendere, per la nostra regione, gli inizi del Risorgimento nazionale. Instaurata la Repubblica Cisalpina e battuti i pontifici a Faenza, i repubblicani rivoluzionari occupano Pesaro, Ancona e Macerata, marciando su Foligno senza quasi incontrare resistenza. Il papa subisce dal generale Bonaparte l'oneroso trattato di Tolentino (19.2.1797), in virtù del quale Ancona viene lasciata ai francesi fino alla pace generale (da: 25 - Alberto Fiorani, Fabrizio Lipani, La Carboneria a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1990, pp. 76) pagina
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Lunedì 17 Gennaio 2022 18:48 |
Il 17 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, ideata nel 2016 dall’ UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia), per contribuire alla salvaguardia delle lingue locali quali patrimonio culturale del Paese. E del “paese” di Montenovo, aggiunge il Centro di Cultura Popolare, che da quando è stato costituito, ormai quasi cinquant’anni fa (e quindi non da soli pochi anni fa), sta raccogliendo un ricchissimo vocabolario di termini dialettali che stanno ormai scomparendo, purtroppo. Se davvero accadesse, sarebbe una perdita di umanità e cultura che il Centro di Cultura Popolare vorrebbe scongiurare. Per questo ha ormai raccolto migliaia e migliaia di lemmi tipici della
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Lunedì 17 Gennaio 2022 18:40 |
Ricorre oggi la festività di Sant’Antonio Abate protettore degli animali, santo cui la devozione popolare locale aveva dedicato una chiesa al Borgo Santa Croce, inglobata nell’imponente Palazzo Peruzzi, già dei conti Mauruzj della Stacciola. In una sua vigna fuori Porta Santa Croce, don Giovanni Battista Peruzzi eresse questa chiesa nel 1650. In essa, non privata, ma di dipendenza diocesana, fu eretta nel 1658 la Compagnia del Riscatto degli Schiavi e dotata di capitale sufficiente a mantenere due cappellanie
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Domenica 31 Ottobre 2021 17:56 |
Alcuni nostri concittadini hanno letto dai giornali le notizie relative alla concessione di contributi regionali ai Comuni per la costruzione di piste ciclabili e così si sono rivolti a noi per avere delucidazioni. Abbiamo cercato di approfondire l’argomento, come cerchiamo di fare sempre, e in effetti risulta che la Regione Marche, per il tramite dell’assessore regionale Baldelli, ha reso noto di aver annunciato stanziamenti per il potenziamento della rete regionale ciclabile. Ma è per i Comuni di Cingoli, Castelbellino, Fabriano, Maiolati Spontini, Sassoferrato, Arcevia, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico. Purtroppo Ostra Vetere non c’è. Chissà com’è. Forse siamo da meno degli altri? O forse l’amministrazione comunale non ha nemmeno presentato richiesta di finanziamento? Chissà. Certo sarebbe stato bello pensare a una ciclovia anche da noi, soprattutto tenendo conto delle condizioni in cui sono ridotte le nostre strade. Ma se finisce come con la segnaletica stradale di cui
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