Ostra Vetere: Per i beni artistici del Museo il Centro di Cultura Popolare scrive al Sindaco |
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Sabato 06 Settembre 2014 17:39 |
Dopo il precedente intervento sulla situazione in sospeso della conservazione dei beni artistici conservati nel Museo senza il rinnovo della convenzione che espone a rischio il patrimonio culturale locale (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/23233-ostra-vetere-centro-di-cultura-popolare-sui-capolavori-al-museo-senza-convenzione), il Centro di Cultura Popolare ha deciso di scrivere al Sindaco la seguente lettera: “Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). Beni
artistici ospitati nel Museo civico-parrocchiale. Il rischio corso dagli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova colpita lo scorso 9 agosto da un fulmine che ha provocato seri danni, nonostante l’impianto parafulmine che evidentemente non ha funzionato, induce questo Centro a temere che rischi analoghi possano correre anche i beni artistici ospitati nel Museo civico-parrocchiale locale che, a quanto risulterebbe, sarebbero lì ospitati privi di idonea legittimazione a causa della mancata rinnovazione della convenzione tra l’ente proprietario e codesto Comune, scaduta da tempo, a regolare i reciproci diritti e doveri. Il Centro di Cultura Popolare non vuole entrare nel merito della idoneità e opportunità di quella convenzione, tuttavia non può disinteressarsi della vicenda. Problemi esclusivi del Comune e della Parrocchia, si potrebbe obiettare, se non fosse per un particolare, anzi due. Primo, il Centro di Cultura Popolare è una associazione di cittadini che, come tali, possono esercitare il diritto a sapere che cosa fa, o non fa, il proprio Comune. Secondo: persegue propri scopi statutari che lo inducono a “promuove la tutela ed il recupero dei valori e del patrimonio artistico, architettonico, archeologico, ambientale, culturale, folcloristico, religioso, storico, ideale oltre che il complesso della tradizione parlata, narrata, cantata e danzata della civiltà popolare”. Quindi è doppiamente legittimato a interessarsi della gestione dei beni artistici locali e sulla base di questo principio esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione di incertezza in cui versano i beni conservati senza titolo giuridico nel Museo, a causa della mancata stipula di una nuova convenzione sostitutiva di quella scaduta da tempo e si domanda: dovesse succedere un guaio come a Padova, ci si potrebbe trovare, oltre a tutte le altre intuibili conseguenze, anche nella deprecabile condizione in cui la polizza assicurativa comunale potrebbe non coprire beni ospitati senza titolo? E in capo a chi, proprietario o gestore, ricadrebbero le responsabilità e le conseguenze? A queste domande non può ovviamente dare risposta il Centro di Cultura Popolare. Ma il Comune sì. Per questo avanza richiesta di sapere che cosa manca ancora per il rinnovo della convenzione, al fine di fugare ogni preoccupazione al riguardo. Nella speranza di sollecito riscontro, ringrazia e ossequia”.
da Centro Cultura Popolare |