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Nicola Brunetti risponde a "Montenovo_nostro" PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Agosto 2009 10:58
Nicola Brunetti"Gentile direttore, avendo seguito gli interventi dei lettori, del sindaco Bello e dell'ex sindaco Fiorani in merito ai recenti scavi nell'area archeologica di Ostra Antica, voglio intervenire anch'io sulla questione "Muracce". Premetto che, come dice il lettore "Montenovo_nostro", negli anni ottantacinque-novantanove le prime tre amministrazioni da me presiedute avevano altri problemi prioritari da affrontare per la cui risoluzione era necessario mettere in campo tutte le energie personali degli amministratori di allora e tutte le risorse finanziarie disponibili. Mi riferisco per esempio al grave problema dell'insufficienza dell'approvvigionamento idrico dell'acquedotto comunale, al superamento dell'emergenza "atrazina", all'improrogabile necessità del rinnovo dei mezzi per il trasporto scolastico, alla messa a norma degli edifici scolastici, agli urgenti lavori di consolidamento del civico cimitero, al completamento delle opere di urbanizzazione della zona industriale di Pongelli, ai lavori di consolidamento e recupero del complesso edilizio ex S. Francesco, al reperimento di fondi per i lavori di restauro della chiesa di S. Lucia, del convento di S.Croce, della chiesa del Crocifisso, della chiesa delle Muracce, all'avvio del servizio di raccolta dei rifiuti in tutto il territorio comunale ancor prima che questo venisse reso obbligatorio per legge, alla chiusura e al risanamento della discarica per rifiuti solidi urbani di via S. Pietro, alla riconversione dell'ospedale in Residenza Sanitaria Assistenziale, al salvataggio degli Istituti Riuniti di Beneficenza che versavano in una situazione economica disastrosa con un deficit accertato di oltre 900.000.000 di lire, ai lavori di metanizzazione ... e così via. Fin dall'insediamento della prima amministrazione presieduta dal sottoscritto (1985), la Giunta comunale definì i seguenti obiettivi:

1. realizzazione di un calco della statua dell'imperatore Traiano, che recenti studi avevano identificato con il padre dell'imperatore;
2. allestimento di un antiquarium in cui, in accordo con la Soprintendenza Archeologica per le Marche, si potessero raccogliere ed esporre i reperti più significativi custoditi, allora come oggi, nei magazzini del museo nazionale di Ancona e non esposti al pubblico;
3. acquisto di altre porzioni di terreno non ancora di proprietà pubblica al fine di evitare danni irreparabili alle strutture interrate nel corso delle lavorazioni agricole;
4. ampia collaborazione con la Soprintendenza Archeologica in occasione della effettuazione di saggi di scavo;
5. raccolta e pubblicazione di tutto quanto era stato scritto su "Ostra Antica", sempre in accordo con la Soprintendenza Archeologica.

1. Nel febbraio del 1990 mi sono recato a Ginevra per discutere direttamente con il direttore del Museo d'Arte e di Storia, prof. Claude Lapaire, circa la possibilità di effettuare un calco della statua. Il prof. Lapaire si disse disposto ad autorizzare la realizzazione di un'unica copia ed indicò nel prof. William Moussard, direttore della Scuola di Arti Decorative di Ginevra, presente all'incontro, la persona più adatta per tale esecuzione. In quell'occasione il prof. Lapaire consigliò tre metodi: copia in gesso, in marmo e in cera, quest'ultima per la successiva fusione in bronzo ad opera di una delle diverse ditte specializzate in Italia. Dopo approfondita disamina della questione, la Giunta comunale decise di non effettuare il calco sia perché non sembrava opportuno realizzare una copia dell'originale sia per difficoltà di carattere economico in quanto la realizzazione del calco, tramite ditta specializzata, avrebbe richiesto una spesa di circa 40 milioni delle vecchie lire. Si decise, invece, di lavorare per la realizzazione di gigantografie della statua e relativi pannelli esplicativi, utilizzando le fotografie dell'originale, ripreso da diverse angolazioni e nei particolari, e i risultati degli studi più recenti, che il direttore Lapaire si disse disponibile ad inviare al Comune.

2. Nel mese di marzo del 2000 ebbi un incontro con l'allora soprintendente dott. De Marinis e con il dott. Maurizio Landolfi in cui venne assicurata la collaborazione della Soprintendenza per quanto riguardava il progetto di allestimento di una sezione archeologica nel futuro complesso museale. In quell'occasione ottenni anche la disponibilità del soprintendente ad approfondire l'ipotesi di destinare alla struttura espositiva di Ostra Vetere tutto il materiale proveniente dagli scavi di Ostra Antica. L'allestimento dell'antiquarium venne realizzato in seguito con l'acquisto da parte del comune di palazzo "Marulli" - ex monastero delle clarisse e la sua successiva ristrutturazione e parziale destinazione a museo civico-parrocchiale "Satellico". All'interno del museo, i cui locali, che ospitano anche l'archivio storico, la biblioteca dei frati conventuali e la biblioteca comunale "Tanfani", sono stati dal sottoscritto inaugurati nel febbraio del 2004, era stato realizzato un settore riservato a Ostra Antica, completo di bacheche per l'esposizione, che avrebbero dovuto accogliere i reperti più significativi rinvenuti nell'area archeologica, i documenti più interessanti degli scavi effettuati dal Baldoni agli inizi del 1900, le gigantografie e alcuni pannelli esplicativi relativi alla statua del padre dell'imperatore Traiano.

3. Il terzo obiettivo è stato raggiunto con l'acquisto ad opera del Comune di circa due ettari di terreno dall'Istituto Diocesano per il sostentamento del clero di Senigallia (terreno che attualmente viene utilizzato per la manifestazione della Sfilata delle attrezzature d'epoca). Tale acquisto ha consentito, tra l'altro, di evitare le lavorazioni agricole e i conseguenti inevitabili danni alle strutture interrate.

4. Numerosi saggi di scavo sono stati effettuati dalla Soprintendenza, a partire da quelli programmati e realizzati dalla dott.ssa Rita Virzì Hagglund nel 1986 e negli anni seguenti, i cui risultati venivano portati a conoscenza dei cittadini in pubbliche conferenze. Nel mese di giugno del 2000 venne approvata una convenzione in virtù della quale la Soprintendenza concedeva al Comune l'utilizzo dell'area delle terme al fine di organizzare servizi di accoglienza, di fruizione e di promozione culturale, con possibilità di gestire direttamente visite guidate, manifestazioni ed altre iniziative compatibili con il carattere storico culturale dell'area medesima. Il Comune, da parte sua, avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione ordinaria dell'area. Nei mesi da settembre a novembre 2000 vennero effettuati dal Comune i lavori di consolidamento e recupero di alcuni pavimenti a mosaico nel complesso termale per un importo di 50.000.000 di lire, di cui 40 milioni con contributo regionale e 10 milioni a carico del bilancio comunale. In quell'occasione venne realizzata anche la copertura di tutto l'ambiente a mosaico. Nel corso dei lavori affiorarono tracce di due precedenti pavimentazioni al di sotto di quella superficiale, databile attorno al II secolo dopo Cristo; i risultati dei lavori di restauro vennero pubblicati in un pieghevole poi distribuito ai cittadini, alle associazioni, alle scuole.

5. Per quanto riguarda la pubblicazione di un testo che raccogliesse gli "Scritti su Ostra Antica", nell'incontro del marzo 2000, l'allora soprintendente De Marinis diede la disponibilità per il coordinamento scientifico e la supervisione di una pubblicazione che avrebbe dovuto raccogliere quanto nel tempo era stato scritto a proposito del municipio romano di Ostra. Il materiale raccolto presso l'archivio della Soprintendenza archeologica delle Marche, con la collaborazione del dott. Maurizio Landolfi, non poté confluire in una pubblicazione in conseguenza del cambio dell'amministrazione nel giugno del 2004.

Con la presente ho voluto sinteticamente illustrare quanto è stato fatto e quali erano gli obiettivi delle Giunte presiedute dal sottoscritto che anteponevano la conservazione e l'adeguata esposizione di quanto era già stato scavato all'epoca rispetto alla effettuazione di nuovi scavi. Prendo atto che l'attuale amministrazione, legittimamente, intende perseguire altri obiettivi. A questo punto, però, credo sarebbe interessante sapere se l'amministrazione Bello intenda ancora utilizzare lo spazio espositivo, già predisposto all'interno del museo civico-parrocchiale e riservato a Ostra Antica, o se, invece, voglia procedere diversamente. Ringrazio per la pubblicazione. Saluti. Nicola Brunetti"

 

Commenti   

 
Montenovo_nostro
#1 Montenovo_nostro 2009-08-24 12:13
Ringrazio Nicola Brunetti per il puntuale chiarimento ed il dettagliato elenco delle priorità amministrative affrontate durante il periodo 1985-2004, in particolare nella prima parte.
Come dicevo nell\\\'altro commento io mi sono fatto la mia idea che non sto qui a spiegare.

Voglio solamente ringraziare tutti quanti sono intervenuti (Fiorani-Brunet ti-Bello) e ribadire che il mio commento era solamente volto alla conoscenza dei fatti e della storia recente del nostro paese.
Fatti che mi sono stati esaurientemente spiegati.

Saluti
Montenovo_Nostro
 
 
scelpo
#2 scelpo 2009-08-25 15:59
Non è vero che Brunetti non ha fatto scavi archeologici. E\' suo lo scavo della buca in piazza della Libertà. E se non lo avessero fermato avrebbe scavato anche la fontana del Girone.
scelpo
 

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