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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Sai quant’è meglio far attappare le buche sulle strade, che gingillarsi con simili trastulli?
Ostra Vetere: Sai quant’è meglio far attappare le buche sulle strade, che gingillarsi con simili trastulli? PDF Stampa E-mail
Lunedì 24 Agosto 2015 18:12

Ostra Vetere Sai quant è meglio far attappare le buche sulle strade che gingillarsi con simili trastulli?   “montenovonostro” segue con fastidio gli sviluppi normativi sul “matrimonio gay” in questi giorni, dopo che l’Amministrazione Comunale ha deliberato, tra i suoi obiettivi, anche l’adozione del “Registro delle unioni civili” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/28137-ostra-vetere-meme-meme-ma-co-tutto-quello-che-cavrisci-da-penza-propio-co-quesso-hai-da-perde-tempo). In assenza della legge, che chissà quando verrà, “montenovonostro” non comprende i motivi che hanno indotto l’Amministrazione a compiere questo passo. Ribadiamo: il Comune non ha alcuna competenza in materia e questa deliberazione è una forzatura che non ha alcun senso logico oggi. Se arriverà la legge (il cosiddetto “ddl Cirinnà” dal nome della relatrice del PD che sta avendo un iter tormentato al Senato e va a vedere quando verrà approvato), anche il Comune dovrà applicarla, ma le anticipazioni frettolose non servono a niente e gli amministratori farebbero bene a investire il loro tempo a fare le tante e troppe cose che non fanno. Altro che fantasticare cose inutili e inefficaci. Tra l’altro la decisione è stata adottata dalla sola Giunta Municipale con deliberazione n. 75 dello scorso 2 luglio 2015, con cui ha deciso l’approvazione del Piano Obiettivi 2015. Per quest’anno 2015, quindi, in tutta fretta. Ma che fretta c’èra, se tanto la legge non è ancora passata? Sai quant’è meglio far attappare le buche sulle strade che gingillarsi con simili trastulli? E poi perché, su un argomento così controverso, è stato escluso il Consiglio Comunale ed è stato fatto passare l’atto quatto quatto? Si temeva forse qualche dissenso in Consiglio Comunale? Qualche imbarazzante dissenso, qualche distinguo importuno o, addirittura, qualche voto contrario fra i consiglieri? Può essere, e vediamo perché. Il giornale Avvenire di ieri, giornale dei Vescovi Italiani, testualmente afferma: “Il disegno di legge Cirinnà consiste in 19 articoli divisi in 2 titoli (capitoli): il primo riguarda le unioni civili, il secondo disciplina le convivenze. Se approvato, consentirà alle coppie dello stesso sesso di veder riconosciuta la loro relazione nei registri comunali. Attualmente, sono 3 i nodi su cui si concentra il maggior numero di emendamenti. Prima di tutto, su quello teso a definire l’unione civile “istituto giuridico originario”, vale a dire concetto distinto da quello del matrimonio. Altro tema caldo, quello della cosiddetta “stepchild adoption”, cioè la possibilità che un componente della coppia adotti il figlio dell’altro: secondo molti, un artificio per incentivare la surrogazione di maternità all'estero. Infine, accese discussioni vertono sulla reversibilità della pensione del partner: ieri sarebbe dovuta arrivare in Commissione giustizia del Senato la relazione dell’Economia sulla sostenibilità finanziaria dell’ipotesi, ma il nulla di fatto ha bloccato i lavori”. Già nei giorni scorsi il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’arcivescovo di Genova cardinale Angelo Bagnasco, aveva detto: “Le unioni civili non possono essere omologate alla famiglia perché sono realtà diverse” ed ha espresso il no della Chiesa alla regolamentazione delle forme di convivenza fra persone anche dello stesso sesso in discussione in Parlamento, continuando la pressione su governo e maggioranza, divisa sulla risposta da dare al vescovo di Genova. Gli ha allora risposto, dal Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha tentato di rassicurare il mondo cattolico, ma ha anche sottolineato che, sulla questione, il governo andrà avanti. “E’ un tema, anche sotto l’aspetto sociologico, importante. La legge sulle unioni civili va fatta e non intaccherà l’importanza del matrimonio”. E’ ben strana simile affermazione, poiché il “ddl Cirinna” in discussione equipara proprio le unioni civili al matrimonio, come dimostrano gli atti parlamentari che alleghiamo in coda a questo comunicato. In tutto questo trambusto, “montenovonostro” rimane fermo sui principi e fino a quando non ci sarà la legge (ammesso che davvero passi) ogni fuga in avanti dell’Amministrazione Comunale non serve a niente e porta solo danni al paese. Sai quant’è meglio far attappare le buche sulle strade che gingillarsi con simili trastulli?

da montenovonostro

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