Quella dell’esodo biblico dei migranti è notizia quotidiana, destinata a protrarsi nel tempo. L’Onu denuncia che i rifugiati siriani in Giordania e Libano sono ormai ridotti alla fame. Oltre seicentomila persone rischiano un inverno estremo. I 629mila siriani fuggiti in Giordania non sono che una parte di quanti hanno varcato i confini dei Paesi confinanti: 1 milione e 939mila si trovano in Turchia, 1 milione e 114mila in Libano, 249mila in Iraq, 132mila in Egitto e 24mila in diversi paesi del Nord Africa. Solo il 12 per cento è accolto in campi organizzati. Mezzo milione in emergenza sanitaria. Ieri l’Unhcr ha lanciato – attraverso due pagine pubblicitarie sul Corriere della Sera e il Sole 24 ore – un “appello ai milionari italiani” per chiedere il loro sostegno economico ai rifugiati siriani. L’Unchr! Finalmente! L’avevamo invocato proprio lo scorso sabato 5 settembre (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/28829-ostra-vetere-se-proprio-devono-arrivare-tu-dai-lesempio-meme-), di fronte al silenzio assordante che fino ad oggi ha mantenuto, pur di fronte al dramma immane degli sfollati siriani bombardati dagli integralisti islamisti dell’ISIS. Negli ultimi mesi l’escalation dei combattimenti ha determinato la fuga di altre migliaia di persone, che si sono aggiunte a quante erano già andate via. La Siria è un Paese in coma: con la moneta che negli ultimi quattro anni ha perso il 90 per cento del suo valore, l’elettricità disponibile, quando c’è, al massimo per quattro ore al giorno, l’acqua che scarseggia. Molti di quanti sono fuggiti hanno esaurito tutte le loro risorse e vivono al di sotto della soglia di povertà. Più della metà di tutte le famiglie di rifugiati si ritrova molto indebitata e stanno prendendo misure sempre più estreme per farcela, riducendo la quantità di cibo o inviando membri della famiglia - compresi i bambini - a chiedere l'elemosina. Altrettanto desolante il quadro del Libano dove rispetto all’anno scorso le famiglie di rifugiati che vivono al di sotto della soglia della povertà sono passate dal 50 al 70 per cento. Il Dipartimento di Stato degli Usa sta valutando i passi da intraprendere per aiutare l'Unione europea ad affrontare l'emergenza profughi. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. Intanto il segretario di Stato, John Kerry, dipinge uno scenario apocalittico per il futuro: "Pensate che le migrazioni oggi siano una sfida per l'Europa, ma aspettate di vedere cosa accadrà quando mancheranno acqua e cibo". Il Ministero dell’Interno scrive ai Comuni italiani: preparatevi ad accogliere altri ventimila migranti. La lettera è partita in attesa che gli altri Paesi dell’Unione europea si prendano le loro quote di rifugiati tra quelli arrivati in Italia. Presto, quindi arriveranno anche da noi. Ma insistiamo: accogliere famiglie di sfollati è un dovere, ma l’amministrazione comunale accerti bene se si tratta davvero di sfollati o meno, se si sa chi sono, da dove vengono, con quali documenti di identità, sanitari e penali. Ricordiamoci che, oltre al dovere di aiutare gli altri, c’è anche il dovere di aiutare i nostri in difficoltà e di garantire la sicurezza a tutti. E soprattutto, non aggiungiamo ai sacrifici connessi con l’accoglienza, anche i rischi dell’ingresso di delinquenti e terroristi. Far del bene è un obbligo. Farci del male è stupido.

da montenovonostro