L’avevamo scritto ieri: “Chi propone di smantellare il nostro territorio non vuole tenere unite le Marche” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/30445-dalle-marche-chi-propone-di-smantellare-il-nostro-territorio-non-vuole-tenere-unite-le-marche), ma in realtà non vuole tenere unito nemmeno il partito, il PD. "Se la scelta di chiudere il Punto nascite di Fabriano è una scelta politica, si risponde con la politica". Così il sindaco PD Giancarlo Sagramola, gli assessori Claudio Alianello, Giovanni Balducci e Barbara Pallucca, il presidente del consiglio Renzo Stroppa, l’intero gruppo consiliare PD Bruno Giordani, Quinto Balducci, Riccardo Crocetti, Vincenzo Castriconi si sono sospesi dalla iscrizione al PD e hanno chiesto la convocazione degli organismi di decisione e di garanzia del Partito Democratico. E’ la conseguenza della sventurata decisione della Regione che vuole chiudere i cosiddetti “Punti nascita” sotto i mille parti l’anno, fra cui quello di Fabriano. Chiamare “Punti nascita” i vecchi reparti di Ostetricia è il vezzo del PD, che fa riforme a parole inventando termini nuovi e poi rifila ai cittadini simili “sòle”. Ma non tutti stanno al gioco, non tutti sono come il nostro sindaco Memè, allineato e coperto al “verbo” incontestabile del suo partito, che gli fa ingoiare ogni “rospo”. Ma in realtà la trasformazione della struttura della nostra RSA in Centro Diurno è un “rospo” che fa ingoiare a noi. E a noi questo “rospo” è altrettanto indigesto di quello di Ostetricia per i fabrianesi. Solo che lì c’è una amministrazione comunale che, seppure è dello stesso PD, mica è come la nostra: se c’è il PD che vuole smantellare quel territorio, vuol dire che non vuole tenere unite le Marche e nemmeno il PD. E quegli amministratori seri si sono autosospesi dal partito PD. Addio Ostetricia, addio PD. E ru che fai, Memè?

da montenovonostro