Otto giorni fa, Memè, era il 16 marzo. Sono passati “otto giorni”, il tempo che una volta veniva concesso per i licenziati, prima di essere allontanati dal posto di lavoro. Non sappiamo se il tuo sia un “posto di lavoro”, non ci pare, a giudicare dal “lavoro” che fai, anzi, che “non fai”. Il “lavoro” primo e più importante di un pubblico amministratore è quello di rendere conto ai compaesani di quello che fa. Non l’avevi forse scritto proprio tu nel tuo programma elettorale di tre anni fa? Ecco cosa scrivevi allora: “Ma una cosa ci sta fortemente a cuore: la speranza che la comunità possa riavvicinarsi alla cosa pubblica e che il cittadino si riappropri del suo ruolo attivo. I cittadini, infatti, sono i "proprietari" delle istituzioni pubbliche: da contribuenti forniscono le risorse, da elettori delegano la gestione delle istituzioni stesse ai propri rappresentanti, i quali sono chiamati a rendere il conto delle proprie scelte amministrative”? Embè? Con tutte queste premesse e promesse ancora non ci dai risposte? Rispondere è prima di tutto buona educazione, poi è un dovere istituzionale inderogabile e infine è anche una tua precisa promessa che non mantieni. Infatti non rispondi. Tre anni per non dare risposte sono davvero troppi, caro Memè. Come possiamo fartelo capire, oltre che tornare a dirti che è un tuo preciso dovere rispondere? Adesso torniamo al 16 marzo, “otto giorni” fa. Anche l’ex sindaco Bello, seppure da una fonte di parte, la pagina facebook della lista civica “Patto per Ostra Vetere”, ti ha fatto una richiesta ben precisa: "Lancio la sfida, fare un pubblico dibattito, un confronto tra chi è stato sindaco prima (dal 2004 al 2013) e chi è oggi sindaco. Un confronto sereno, in cui mettere sul tavolo le due tesi sulla sanità locale davanti ad un pubblico esclusivo: i cittadini di Ostra Vetere”. Sull’Ospedale, sulla RSA, sulla Guardia Medica se ne stanno dicendo tante e adesso Bello ti chiede il conto delle dichiarazioni avventate fatte addirittura in un pubblico Consiglio Comunale. Passati “otto giorni” non gli hai ancora risposto. Allora, prima degli “otto giorni” dal “licenziamento”, e avendo sperimentato che talvolta ti capita, Memè, di dimenticare alcuni particolari, noi di “montenovonostro” ti vogliamo aiutare, Memè. Ti aiutiamo, perché se tu ti trovi in difficoltà, non sei solo tu che fai una figuraccia. La fa anche il paese. E noi al paese ci teniamo. Eccome no. Tu sai che noi, al contrario di te, abbiamo buona memoria. E poi abbiamo una bella abitudine: quella di mettere sempre nero su bianco le cose importanti, perché le chiacchiere non hanno mai fatto farina. Adesso la destra vuole sapere la verità degli atti, ma tu sai che “montenovonostro” arriva sempre prima sulle cose importanti. E’ già tre anni che, insieme a te a Fabriano nella sede dell’Area Vasta 2 il 25 novembre 2013, avevamo accertato come stavano davvero le cose. E l’abbiamo anche scritto subito, lo stesso giorno, con il comunicato “Ostra Vetere: Solo prime incomplete risposte alle domande di “montenovonostro” sulla RSA” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19025-ostra-vetere-solo-prime-incomplete-risposte-alle-domande-di-montenovonostro-sulla-rsa). E poi eravamo andati a leggere alcuni atti che abbiamo pubblicato qualche giorno dopo, il 10 dicembre 2013 con il comunicato “Ostra Vetere: Ecco la famosa delibera 47 sulla chiusura della RSA” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19248-ostra-vetere-ecco-la-famosa-delibera-47-sulla-chiusura-della-rsa). Poi ne abbiamo parlato tante altre volte, centinaia, e le allegheremo tutte nel libro che abbiamo annunciato sull’autonomia municipale e che invieremo a tutti, anche a te, Memè. Ma non possiamo dimenticare che sullo stesso argomento ci avevi provocatoriamente fatto rispondere con un tuo comunicato particolarmente offensivo per noi il 17 gennaio 2014 cui ti abbiamo dovuto rispondere per le rime più volte. Particolarmente il 2 febbraio 2014 con il nostro comunicato “Ostra Vetere: Caro Memè, “potuto e dovuto” sarai tu” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20079-ostra-vetere-caro-meme-potuto-e-dovuto-sarai-tu). Se accetterai il confronto pubblico cui di sfida Bello, sarebbe opportuno che tu non dimenticassi quello che vi avevamo scritto due anni e passa fa. E, temendo che qualcuno non sappia che per leggere i comunicati basta cliccare sui titoli evidenziati, ad ogni buon bisogno trascriviamo di seguito l’intero testo. Eccolo: “Converrai anche tu, caro Memè, che venirci a provocare, con quel tuo improvvido comunicato che ti sei fatto scrivere il 17 gennaio da chi non pesa bene le parole, è stato davvero “inopportuno”. Tu dici che “inopportuna” sia la nostra petizione contro la chiusura della RSA di Ostra Vetere e noi pensiamo invece che “inopportuna” è la tua provocazione, infatti potevi risparmiartela. Ma con questo non è che siamo pari, anzi. Perché rimangono ancora in sospeso tanti altri aspetti della vicenda. Per esempio, quella domanda al Sindaco tuo predecessore e a un privato cittadino, che hai apostrofati perchè: “Il servizio pubblico sanitario ad Ostra Vetere è stato sospeso ed interrotto senza alcuna spiegazione alla comunità appunto nel dicembre 2012, ed era in quell’occasione che il Sindaco in carica e il Sig. Fiorani avrebbero potuto e dovuto attivarsi per fare in modo che tutto ciò non succedesse”. Sono parole tue. O almeno tu le hai firmate, prendendone per intero la responsabilità. Capisci bene che a una domanda così tanto provocatoria non possiamo proprio sottrarci. Avresti fatto meglio a non farcela, se non altro per risparmiarti le conseguenze. Invece hai proprio voluto sfidarci. E così, per colpa tua, siamo costretti a risponderti. L’ex Sindaco Bello, se vuole, ti risponderà a modo suo, anche se non comprendiamo chi te l’ha fatto fare a tirarlo in ballo in questo modo. Non sei stato forse tu a elogiare molto la deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 20 novembre 2012 adottata quando era Sindaco Bello perché, dicevi, era completa, competente e ben fatta? Non solo ce l’hai detto tu stesso a Fabriano, e noi l’abbiamo puntualmente riportato nel nostro comunicato del 25 novembre 2013 (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19025-ostra-vetere-solo-prime-incomplete-risposte-alle-domande-di-montenovonostro-sulla-rsa), ma già nella citata seduta consiliare del 20 novembre 2012 era stato il tuo capogruppo ad alzare prontamente la mano per approvare, elogiando molto quanto aveva fatto e stava facendo l’ex Sindaco Bello? E anche questo abbiamo riportato nell’altro nostro comunicato del 10 dicembre 2013 (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19248-ostra-vetere-ecco-la-famosa-delibera-47-sulla-chiusura-della-rsa) allegando la delibera che anche tu hai elogiato tanto e che testualmente diceva: “DATO ATTO - al Sindaco e alla Giunta di Ostra Vetere dell’impegno profuso in questi anni affinché fosse mantenuta, nel territorio comunale, la presenza di servizi e di strutture socio-sanitarie, come del resto è stato”. Allora, come fai adesso a firmare un comunicato che dice il rovescio? Perché mai una volta dici una cosa e un’altra il suo esatto contrario? Quale delle due volte ti sei sbagliato? Questa è la prima domanda che ti rivolgiamo. Adesso viene la seconda. Tu affermi (o lo afferma chi ha scritto l’ “inopportuno” comunicato che hai provocatoriamente firmato) che un privato cittadino avrebbe “potuto e dovuto” attivarsi per fare in modo che tutto ciò non succedesse. Ma “potuto e dovuto” corrispondono a un “potere” e a un “dovere”. Ci vuoi spiegare perché mai un privato cittadino avrebbe dovuto esercitare un “potere” e un “dovere” non suoi, addirittura caricandosi di un “potere” e di un “dovere” che assolutamente non ha? Per fartelo capire bene, ti rovesciamo la domanda: seguendo la tua stessa logica, anche tu, privato cittadino all’epoca, avresti “potuto e dovuto” attivarti. E perché allora non l’hai fatto? Rimproveri provocatoriamente gli altri, ma tu stesso non hai fatto niente. E allora come fai a rimproverare gli altri? Ti abbiamo già detto che un privato cittadino non aveva né il “potere”, né il “dovere” di fare qualcosa, perché queste due funzioni stanno in capo agli eletti, e non agli elettori. Non essendo stato eletto, quel privato cittadino non “poteva” né “doveva” attivarsi. Avrebbero dovuto farlo gli eletti, non gli elettori. Ma fra gli eletti, non c’eri forse anche tu? Ti eri candidato nel 2009 ed eri stato addirittura eletto. Quindi eri tu che avresti “dovuto e potuto” attivarti, ma non l’hai fatto. Potresti risponderci che, seppure ti eri candidato ed eri stato anche eletto (e quindi avresti davvero “potuto e dovuto” fare qualcosa), però ti eri poi dimesso, scappando perché avevi perso le elezioni, e quindi eri tornato privato cittadino. Ma, anche ammettendo che questa sia una scusa, perché mai rimproveri a chi si trovava nelle tue stesse condizioni di privato, anzi in condizioni addirittura minori (visto che non era né candidato né eletto), avrebbe dovuto fare quello che tu non hai fatto? La verità è che proprio tu, che avresti “potuto e dovuto” fare, non hai fatto niente. Insomma, con quel tuo provocatorio comunicato cerchi solo di confondere le acque. Noi però vogliamo chiarezza e te lo ripetiamo: sei tu che avresti “potuto e dovuto” fare qualcosa e poichè non l’hai fatto, purtroppo per colpa tua ci è andato di mezzo il paese. Ecco allora la seconda domanda: perché non hai fatto niente? da montenovonostro”. Dai, Memè, accetta la sfida, oppure su questi argomenti ti daranno gli “otto giorni”, Memè?

da montenovonostro