Ancona: E adesso che ne dici, Memè? |
|
|
|
Giovedì 21 Aprile 2016 16:40 |
Esplode fragorosamente lo “scandalo marchigiano” nella sanità. La Procura di Ancona, nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge nomi eccellenti della sanità regionale, ipotizza i reati di associazione a delinquere, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e truffa ai danni dell’Asur. Nove gli indagati, ma il numero è destinato a crescere. Fra i nomi eccellenti (eccellenti si fa per dire) coinvolti, ci sarebbero quelli dell’attuale dirigente del Servizio Sanità della Regione, il maceratese Piero Ciccarelli (all’epoca dei fatti numero uno dell’Asur), di un altro maceratese
Alberto Carelli (ex direttore amministrativo dell’Azienda Sanitaria), Giulietta Capocasa, ex direttore amministrativo Asur e attualmente direttore dell’Area Vasta 5, e di Massimiliano Picardi, gestore della società Medilife spa, l’azienda al centro degli appalti contestati dalla Procura. Nel mirino, l’appalto per l’esternalizzazione dei servizi stampa dei documenti sanitari. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza, che avrebbe eseguito una serie di perquisizioni oltre che nelle Marche anche nel Lazio e in Emilia Romagna. Sono 20 le perquisizioni eseguite il 19 aprile scorso dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ancona nell'inchiesta sull'appalto quinquennale del 2009, da 12,5 milioni di euro, per realizzare il Centro servizi unificato a Fabriano. La Procura di Ancona sta approfondendo gli accertamenti. Due gli obiettivi principali: comprendere se l'appalto venne sovradimensionato per ricavare provviste e se funzionari pubblici ne abbiano tratto vantaggi personali. Ma il sospetto degli inquirenti è che una serie di appalti pubblici della sanità delle Marche sia stata pilotata negli anni in cambio di vantaggi personali. Tra gli episodi su cui sta indagando la Guardia di finanza anche l'autista al servizio di Ceccarelli e Carelli, ma pagato dall'azienda. E una vacanza di Carelli sull'isola di Ponza, ospite di Picardi. E proprio sul nome di Carelli si appunta anche un altro interesse: fu lui che il 25 novembre 2013 presso la sede dell’Area Vasta 2 di Fabriano (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/19025-ostra-vetere-solo-prime-incomplete-risposte-alle-domande-di-montenovonostro-sulla-rsa) ricevette il sindaco di Ostra Vetere Luca Memè nell’incontro sollecitato da “montenovonostro” per avere notizie sulla Residenza Sanitaria Assistita e durante il quale Carelli promise di far avere la documentazione relativa, ma che non consegnò mai, nonostante 40 richieste scritte in quei mesi da “montenovonostro” fino a interessare anche il Difensore Civico delle Marche. Che nemmeno lui riuscì a cavare un ragno dal buco. Forse Carelli era troppo impegnato a fare altro, ecco perché non ci ha mai risposto. C’eri anche te, quella volta. E adesso che ne dici, Memè? da montenovonostro
|