Dall’Italia: Referendum Sì o No anche su stipendi e soldi tagliati ai politici |
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Venerdì 14 Ottobre 2016 16:07 |
Appena l’altro giorno, martedì 11 ottobre 2016, l’avevamo detto nel nostro comunicato dal titolo “Dall’Italia: No alla scissione del PD e No a Renzi” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34853-dallitalia-no-alla-scissione-del-pd-e-no-a-renzi-) che “è come chi dice che votetà Si solo per tagliare le scandalose indennità ai parlamentari e ridurre le spese. Anche questa è una panzana: non è la Costituzione che fissa gli importi delle indennità e per ridurle e risparmiare basterebbe una
leggina ordinaria, senza scomodare o peggio “deformare” la Costituzione. Una leggina ordinaria, che nessuno ha fatto finora, che nessuno farà oggi, che nessuno farà domani, indipendentemente dall’esito del referendum. Perché il referendum non c’entra niente con lo scandalo delle indennità, è solo la scusa per convincere qualche allocco, come ne abbiamo sentiti alcuni anche in questi giorni affermare ringhiosi”. Ma è di oggi la notizia che è giunta in commissione alla Camera la proposta della relatrice Roberta Lombardi (M5S) che, secondo la deputata M5S: “L’abolizione dei privilegi della Casta torna al centro del dibattito”. Prevede infatti la riduzione dell’indennità parlamentare a 5.000 euro lordi, una sforbiciata anche ai rimborsi di soggiorno nella capitale e tutte le spese, da quelle di viaggio a quelle per l’esercizio del mandato, dovranno essere documentate. Sono previste nuove norme per la trasparenza. Il provvedimento dovrebbe arrivare in Aula entro ottobre. Altra questione, invece, concerne la concreta possibilità di arrivare all’approvazione della legge. Infatti la proposta è stata approvata solo con i voti dei deputati M5S, mentre tutti gli altri gruppi si sono astenuti. Gran brutto segno, che non fa ben sperare sull’esito finale. “Quel che è certo è che noi non arretreremo di un centimetro – ha concluso l’onorevole M5S – E consideriamo già un successo aver rimesso al centro del dibattito parlamentare il tema dell’abolizione dei privilegi della Casta”. Noi siamo un po’ meno speranzosi e dubitiamo davvero che la legge arriverà in porto, come abbiamo più sopra riferito. Ma intanto la notizia conferma quel che avevamo detto l’altro giorno e cioè che i tagli alle scandalose indennità dei politici dipendono solo da una legge ordinaria e non dall’esito del Referendum Sì o No anche su stipendi e soldi tagliati ai politici.
da montenovonostro |