Treviso: Il CSM valuta solo il trasferimento del giudice armato “perché lo Stato non c’è più” |
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Martedì 28 Marzo 2017 16:13 |
Abbiamo fatto appena in tempo a sollevare nuovamente il problema della idoneità di certi magistrati a svolgere con equilibrio il loro compito, con riferimento al giudice di Treviso che intenderebbe armarsi “perché lo Stato non c’è più” (Venerdì 24 Marzo 2017 “Treviso: Visto? Avevamo ragione anche stavolta” http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/37311-treviso-visto-avevamo-ragione-anche-
stavolta), che arriva la preoccupata iniziativa del Consiglio Superiore della Magistratura. Il CSM, infatti, tramite il Comitato di presidenza, ha disposto l’apertura di una pratica in Prima Commissione per accertare se ricorrano le condizioni per una procedura di trasferimento d’ufficio nei confronti del giudice trevigiano Angelo Mascolo. Mascolo aveva inviato una lettera ai giornali locali e rilasciato interviste dopo un episodio di cui era stato protagonista: aveva subito di notte un inseguimento mentre tornava a casa. “Lo Stato non è più in condizioni di garantire la sicurezza dei cittadini, anzi semplicemente non c’è più. D’ora in poi faccio da me: quando esco di casa mi metto in tasca la pistola” sono state le sue parole. Dopo quattro giorni, il CSM ha deciso di aprire una pratica per valutare la sua presunta incompatibilità ambientale. Peccato, però, che il problema non appare quello della “incompatibilità ambientale”, cioè riferita all’ambiente nel quale opera, cioè presso il Tribunale di Treviso, da cui forse potrebbe essere allontanato. Bensì di una eventuale “incompatibilità” istituzionale, che non cambia cambiando sede di servizio, bensì cambiando servizio. Se il CSM dovesse rilevare che è “incompatibile”, non gli cambi sede, perché in una sede nuova manterrà le idee che ha manifestato, bensì gli cambi lavoro. Altro che il CSM valuta solo il trasferimento del giudice armato “perché lo Stato non c’è più”.
da montenovonostro |