Ostra Vetere: Che c’è che non va nella sanità (parte 1) |
Venerdì 01 Settembre 2017 21:10 |
Come promesso, commentiamo la risposta dell’Area Vasta 2 alla nostra richiesta di informazioni sui servizi sanitari minimi essenziali come le iniezioni temporizzate, e di cui all’elenco dei comunicati allegati in coda a questo comunicato. Tuttavia dobbiamo premettere che non altrettanto sollecito è stato il primo responsabile della salute pubblica locale, indicato dalla legge nel sindaco del Comune, che finora si è ben guardato dal rispondere, all’insegna di una consolidata prassi di arroganza concettuale e ideologica che è tratto essenziale suo, della sua maggioranza di sinistra e del Partito (percepito sempre più come "Deformatico") di sinistra che ancora, pur tacendo sistematicamente anch’esso, tuttavia lo sostiene (?), non si sa fino a quando ancora. Non è certo con il testardo mutismo istituzionale che avvalora la retrograda tesi dell’intoccabilità oracolare di ogni sua supposta potenza superna. Ma, per scendere più in basso dell’alto dei cieli empirei in cui sembra ormai veleggiare inconsutile e immutabile, e per affrontare il ben più terrestre concreto problema sollevato dell’inesistenza di un servizio istituzionalizzato minimo, ne sintetizziamo il caso: un disabile motorio, a seguito di un intervento chirurgico ambulatoriale, si è visto prescrivere una serie di iniezioni temporizzate per alcuni giorni consecutivi alle ore 14 e 20, il primo giorno, alle ore 8-14-20 il secondo e terzo giorno, e alle ore 8 il quarto giorno, dal mercoledì al sabato. In vista di tale sistematicità, si è opportunamente premunito con ben quattro giorni di anticipo, chiedendo informazioni fin dal sabato
precedente sul come poter fare, sia al medico di famiglia che alla farmacia fornitrice dei farmaci, senza ricevere utili indicazioni: a Ostra Vetere non esiste alcun servizio pubblico adeguato alla bisogna, né alcuna lista di personale abilitato e autorizzato ad eseguire iniezioni farmacologiche, salvo al mattino di due soli giorni la settimana, in orario successivo alle operazioni di prelievo per le analisi presso l’ex Ospedale ormai in disuso. Così l'interessato ha dovuto telefonare al centralino dell’Area Vasta 2 a Senigallia, che ha girato l’utente al Poliambulatorio senigalliese e poi allo stesso Ospedale (?) di Ostra Vetere. Ma nella giornata festiva nessuno ha risposto alle chiamate, né migliore sorte ha ottenuto il lunedì successivo. Solo il martedì, dall’addetto saltuario allo sportello dell’ex Ospedale locale, peraltro gentilissimo e premuroso, ha ricevuto indicazione sulla possibilità di rivolgersi alla RSA di Corinaldo, che però, contattata, non poteva assicurare alcuna prestazione senza il preventivo parere medico, peraltro non in servizio nel pomeriggio. Per cui l’interessato ha dovuto provvedere, nello stesso pomeriggio del mercoledì, a farsi praticare la prima iniezione da un conoscente, peraltro dubitante, inizialmente propenso a iniettare solo metà dose “per vedere l’effetto che fa”. Verrebbe quasi da ironizzare sul “Vengo anch’io, no, tu no” di canzonettistica reminiscenza, pari al senso della risposta istituzionale sanitaria. Comunque, eseguita in loco l’iniezione pomeridiana per l'intera dose grazie alla rinnovata disponibilità del conoscente, estraneo al servizio sanitario nazionale, per l’iniezione serale si è poi dovuto recare a Corinaldo e lì attendere l’inizio del servizio della guardia medica corinaldese, poiché analoga prestazione non avrebbe potuto ottenere a Ostra Vetere, perché, pur essendoci in loco guardia medica, non c’è però né RSA né servizio infermieristico serale. Per questo, l’interessato si è dovuto recare a Corinaldo ed attendere l’arrivo serale del medico di guardia, che ha finalmente assentito all’esecuzione delle iniezioni presso quella RSA da un infermiere di turno. Ovviamente l’interessato ringrazia molto il gentile e premuroso medico di guardia, che si è poi recato personalmente ad assistere preventivamente nella RSA all’esecuzione della iniezione da parte dell’eccellente infermiere di turno, che parimenti viene ringraziato per la cortese e premurosa disponibilità. Il personale paramedico della RSA ha disposto quindi l’esecuzione delle successive iniezioni a Ostra Vetere, ma solo per le ore 8 e 14 a cura del servizio infermieristico dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), addetto però fin’allora solo al servizio presso le residenze degli immobilizzati a letto e non per gli inabili ambulanti, tantomeno per gli altri pazienti abili. Comunque, almeno le prime due iniezioni giornaliere sono state assicurate dalla eccellente disponibilità dell’infermiera addetta, cui vanno tutti i migliori ringraziamenti dell’interessato per la professionalità e disponibilità dimostrata, sia prima dell’inizio del servizio domiciliare al mattino che dopo la fine del servizio, nel primissimo pomeriggio. Rimaneva la problematicità dell’iniezione serale, da far fare recandosi ancora una volta a Corinaldo presso la RSA, grazie alla disponibilità del solito infermiere addetto, al termine del turno di allettamento dei ricoverati. Anche in questo caso va tutto il ringraziamento dell’interessato all’ottimo infermiere disponibile. Solo nei giorni successivi, infine, è stata messa a punto la procedura, con la richiesta della documentazione medica in cartaceo e poi, nel giorno seguente, la successiva richiesta di impegnativa redatta dal medico di famiglia e la doverosa reintegrazione dei medicinali usati con quelli della fornitura farmaceutica. La macchinosità ed estemporaneità del servizio, evidentemente approntato là per là nell’occasione, seppure professionalmente ineccepibile e più che laudabile, non può non far riflettere sul fatto che il tutto avveniva senza alcuna preventiva formalizzazione istituzionale né senza alcuna informativa preventiva pubblica, non esistendo nemmeno alcun cartello informativo della procedura da seguire affisso nella sala di attesa della vecchia struttura ospedaliera di Ostra Vetere ormai in disuso, se non addirittura in abbandono, e in cui troneggiava un orologio a muro, naturalmente fermo e rotto. Evidente simbolo della lacrimevole situazione ostraveterana. Così è ridotto il servizio sanitario ospedaliero e medico a Ostra Vetere, mentre fino a trenta anni fa in paese c’era ancora, dopo quasi settecento anni di più che benemerito servizio, l’Ospedale “Antonio Canova”, voluto e mantenuto da tanti benefattori locali che l’avevano dotato nei secoli di beni immobili e reddituali sufficienti al suo regolare funzionamento, con quaranta posti letto nei reparti di Medicina, Chirurgia, Ostetricia con i Laboratori Analisi e Radiologia, con un primario chirurgo, tre assistenti medici, infermieri, inservienti e sei suore che assicuravano il servizio continuato 24 ore al giorno da oltre un secolo di disinteressato servizio alla popolazione ostraveterana dal 1888 al 1987. Adesso non c’è rimasto più niente: cacciate in malo modo le suore in quell’ultimo anno, soppresso l’Ospedale esistente da settecento anni, annullata la appena ventennale RSA, rimosso il trentennale centralino della Guardia Medica, asportati tutti i costosi macchinari e le attrezzature in dotazione, trasferito tutto il personale esistente, non si riusciva più a fare nemmeno le iniezioni: ecco come ha ridotto il paese, nell’arco di un trentennio, questa classe politica di sinistra, incapace e irresponsabile, mentre si dilettava a fantasticare cervellotiche razionalizzazioni, fantasmagoriche migliorie ed indicibili economicità, fino al culmine dello scorso 12 giugno quando, con la firma su uno sconosciuto atto sottoscritto fra sindaco, direzioni sanitarie e rappresentanti regionali della sanità, ha fatto calare il buio più pesto in paese, fino alla denunzia della più totale inefficienza segnalata dal nostro lettore, che ci ha fornito prove documentate e controllare delle sue affermazioni. Affermazioni peraltro di fatto corroborate anche dalla risposta fornita dal competente servizio dell’Area Vasta 2, che si ringrazia vivamente per la cortese e sollecita risposta, la quale nuovamente si allega alla presente (20170831 Iniezioni temporizzate PROT. 134369 24 08 2017), che costituisce solo la prima parte del nostro doveroso commento a quel che c'è che non va nella sanità (parte 1).
da montenovonostro - Lunedì 07 Agosto 2017 “Ostra Vetere: A proposito dei fantasticati “servizi sanitari migliori”” - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39388-ostra-vetere-a-proposito-dei-fantasticati-servizi-sanitari-migliori; - Martedì 08 Agosto 2017 “Ostra Vetere: Il fantasticato Servizio Sanitario migliore” - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39403-ostra-vetere-il-fantasticato-servizio-sanitario-migliore; - Mercoledì 09 Agosto 2017 “Senigallia: Attendere la risposta dell'Asur, possibilmente sollecita” - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39416-senigallia-attendere-la-risposta-dellasur-possibilmente-sollecita; - Giovedì 10 Agosto 2017 “Senigallia: L’URP gira la lettera sulle iniezioni temporizzate per trovare una soluzione” - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39431-senigallia-lurp-gira-la-lettera-sulle-iniezioni-temporizzate-per-trovare-una-soluzione; - Giovedì 31 Agosto 2017 “Fabriano: L’Area Vasta 2 risponde alla nostra lettera sui Servizi Sanitari migliori” - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39745-fabriano-larea-vasta-2-risponde-alla-nostra-lettera-sui-servizi-sanitari-migliori; - Giovedì 31 Agosto 2017 “Senigallia: Nei confronti di chi ci scrive. Altro che il sindaco” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39746-senigallia-nei-confronti-di-chi-ci-scrive-altro-che-il-sindaco). |
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