In merito alle vicende politiche e amministrative che si richiamano alla tradizione democratico-cristiana e dei cattolici popolari di cui al nostro comunicato di Venerdì 01 Settembre 2017 “Dalle Marche: Il DC Rosini sulla galassia democristiana” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/39760-dalle-marche-il-dc-rosini-sulla-galassia-democristiana), ci scrive il Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere, che intende riaffermare il suo carattere di erede e successore della sezione locale della DC prima, del PPI poi e infine della sua stessa presenza associativa locale. Una presenza che complessivamente si richiama alla quasi millenaria tradizione della libertà municipale montenovese, strenuamente difesa fin dal Medioevo nell’età dei Comuni e illustrata della pergamena medievale a lato, e particolarmente dello scudo crociato, simbolo di quelle lotte secolari che difendevano strenuamente i principi di Libertà, Autonomia e Giustizia, che sono gli stessi nostri di “montenovonostro”. E pertanto pubblichiamo, come facciamo con tutti, la sua seguente comunicazione: “Tutto iniziò nel 1992, quando il più grande partito cattolico europeo, alla guida dei governi italiani per quasi mezzo secolo, abbandonò il nome evocativo di “Democrazia Cristiana” (cioè di partito democratico, laico, repubblicano e costituzionale, ispirato ai valori cristiani cattolici secondo gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa), per trasformarsi in Partito Popolare, prima (sulla scia della precedente esperienza dei cattolici democratici del primo novecento di cui fu autorevole esponente il nostro compaesano, il mezzadro onorevole Agostino Peverini, di cui alla monografia edita dal Centro di Cultura Popolare, ai cui familiari venne tributata una pergamena ufficiale, al suo busto eretto nella Sala Consiliare del Comune di Ostra Vetere che gli ha dedicato anche una via, oltre ad aver apposto una bella lapide nella sua casa natale in contrada Brancasecca), e infine in una pluralità di altri partitini sempre più piccoli, che tutti si richiamavano alla tradizione gloriosa da cui aveva preso ispirazione, senza che nessuno di essi fosse veramente l’erede della unica Democrazia Cristiana storica. Pur richiamandosi ad essa, infatti, nessuno l’aveva ereditata, né la DC era stata soppressa o sciolta, né aveva cessato giuridicamente di esistere. Era accaduto infatti che, nella foga dell’impellente cambiamento, che non trova mai il modo di riflettere a fondo sulle cose da fare veramente, la decisione era stata presa dalla Direzione Nazionale e dal Segretario Politico dell’epoca. Ma per sciogliere una associazione non basta la decisione del vertice, occorre una decisione complessiva della base degli iscritti, del Congresso insomma, che non è mai stato convocato. Erano così sorti altri partiti, tutti nuovi, ma nessuno davvero “erede” della DC storica, che ha proseguito una vita silente e discosta, anzi nascosta, senza che nessuno più avesse provveduto a convocare congressi, assemblee, riunioni. Così per oltre vent’anni, quando, trascorso così tanto tempo, nessuno poteva più convocare alcunché: la legge è chiara, dopo venti anni di inattività, anche gli ultimi titolari di cariche elettive cessano la loro funzione, i loro diritti e i loro poteri. Ma l’associazione rimane, la DC non è sciolta. Solo che per farla rivivere bisogna convocare l’assemblea degli ultimi iscritti registrati all’epoca della cessazione della attività nel 1992. Ma nessuno può convocare ormai l’Assemblea, perché nessuno ne ha più il potere, salvo il giudice competente. E infatti un congruo numero dei vecchi iscritti ancora superstiti, riuniti nella associazione intitolata all’onorevole Aldo Moro, hanno chiesto al giudice di convocare l’Assemblea della Democrazia Cristiana storica. Ovviamente ci sono stati contrasti con gli altri partitini satelliti, sorti dopo della frantumazione politica del vecchio partito. E molti hanno ricorso al giudice, perché ognuno si sentiva “erede”, senza esserlo. Dopo numerose pronunce giudiziali, finalmente alla tortuosa vicenda è stato posto fine con una pronuncia definitiva: l’elenco dei vecchi iscritti è stato depositato presso il Tribunale di Roma il 5 marzo 2013; eventuali altri aventi titolo, come da sentenza della Cassazione del 2010 e da sentenza del Tribunale civile di Roma del 2015, a seguito del decreto del Tribunale Civile di Roma dello scorso 14 dicembre 2016, che ha designato il prof. Nino Luciani, dal quale i soci della Democrazia Cristiana storica sono stati convocati in Assemblea per il 25 e 26 febbraio 2017. Ecco il testo della convocazione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 14 del 2-2-2017, che alleghiamo anche in coda a questo comunicato: “PARTITO DEMOCRAZIA CRISTIANA Convocazione dì assemblea dei soci associati di cui all’Elenco depositato presso il Tribunale di Roma il 5 marzo 2013 con possibilità di una sola delega per altro associato. Eventuali altri aventi titolo come da sentenza Cassazione, SU. n. 25999/10 e da sentenza Tribunale civile di Roma, IH Sez. rep. n. 17177/2015. Il possesso dei titolo, accompagnato da carta di identità, deve pervenire al convocante entro dieci giorni prima del 25 febbraio 2017, pena la inammissibilità, con divieto di delega, per correttezza. A seguito del decreto del Tribunale Civile di Roma - Accoglimento n. cronol. 9374 del 14 dicembre 2016, RG n. 7756/2016, i soci sono convocati a Roma, via Aurelia n. 619, sala Leptis, Hotel Ergife, il 25 febbraio 2017 ore 21 in prima convocazione e il giorno 26 febbraio 2017 ore 10 in seconda convocazione per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1) Nomina del Presidente pro tempore della riunione e del segretario verbalizzante, con presa d’atto che a tal funzione di Presidente il decreto del Tribunale ha designato il prof. Nino Luciani; 2) Nomina del Presidente e del Vice-Presidente della Associazione, ai sensi dell’art. 36 codice e principi generali dell’ordinamento; 3) Varie ed eventuali. Pubblicato su: www.universitas.bo.it; www.impegnopoliticocattolici.bo.it Bologna 25 gennaio 2017 Il convocante Nino Luciani”. Si è riaperta così una pagina fondamentale della storia italiana dell’ultimo secolo passato. E speriamo anche di questo presente, dei cui sviluppi terremo regolarmente informati i vecchi iscritti e l’opinione pubblica locale, che non ha ancora dimenticato la grande stagione di libertà, autonomia e giustizia della Democrazia Cristiana storica. Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere”. E a “montenovonostro”, che onora la memoria del più importante compaesano della storia, il cattolico popolare onorevole Agostino Peverini, mezzadro e sindacalista delle Leghe Bianche e che fu assessore comunale, consigliere provinciale, parlamentare italiano, per poi tornare a fare umilmente ma dignitosamente il mezzadro, non rimane che prendere atto della realtà storica e politica del passato, tuttora incarnata nei principi di Libertà, Autonomia e Giustizia della Democrazia
Cristiana storica, principi cui si ispira idealmente e ideologicamente anche la nostra associazione.
da montenovonostro |