Ostra Vetere: Mensilario dell’Autovelox imbrattato al 25 agosto 2021 |
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Domenica 25 Dicembre 2022 19:18 |
Che figura !!! Da anni chi arriva in paese riceve subito il “benvenuto”. Proprio all’inizio del paese, sulla curva che finalmente scopre il centro abitato di Montenovo, ha la possibilità di “apprezzare” quanta cura l’amministrazione comunale nazional-socialista sfascista e soveranista che purtroppo abbiamo dedica al decoro cittadino, cioè zero. Da anni e anni l’autovelox lì installato fa “bella” mostra di sé, imbrattato da invereconde spruzzate di vernice. E’ chiaro che la responsabilità è di chi ha perpetrato quello scempio tanti anni fa. Ma c’è
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Ostra Vetere: montenovonostro augura un Buon Natale a tutti |
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Sabato 24 Dicembre 2022 19:01 |
Per conoscere tutto di “montenovonostro” in questi ultimi 12 anni dal 2009 a oggi 2022 fateci visita nel sito internet www.ccpo.it oppure, più sinteticamente ed esclusivamente, sulla nostra pagina dedicata http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro, cui è possibile accedere posizionandovi con il cursore sulle due scritte in blu e cliccando CRTL+clic per aprire il collegamento. Ne leggerete delle belle. Intanto montenovonostro augura un Buon Natale a tutti.
da montenovonostro
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Ostra Vetere: Anniversario della iugulatoria Unione-Fusione del Comune il 22 dicembre 2017 |
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Giovedì 22 Dicembre 2022 18:51 |
Anniversario della iugulatoria Unione-Fusione del Comune: il 22 dicembre 2017 l’amministrazione comunale che purtroppo avevamo aveva deciso un nuovo e più preoccupante affronto all’Autonomia Comunale, che “montenovonostro” strenuamente difende, tanto da aver posto l’Autonomia al centro dei tre pilastri ideologici che professa: Libertà, AUTONOMIA, Giustizia. E l’abbiamo detto e ridetto più volte che i tanti e troppi progetti sciorinati dal Partito Deformatico che insegue il cambiamento a tutti i costi, prima con la Fusione Obbligatoria, poi con la Fusione per Incorporazione, infine con Unione dei Comuni propedeutica alla Fusione per eludere il Referendum, ci trovano nettamente contrari perché pregiudizievoli all’autogoverno del Comune. E non solo l’abbiamo detto e scritto in numerosissimi comunicati, ma l’abbiamo anche ribadito con una lettera inviata al sindaco appena si era diffusa la notizia della convocazione del Consiglio Comunale, lo scorso 18 dicembre 2017. Eccola: “Ostra Vetere, 18 dicembre 2017 Protocollo: 20171218UC. Oggetto: Unione Comuni. Al Sindaco del Comune
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Ostra Vetere: Ma l’area attrezzata per la tendopoli e l'eliporto perché non c’è? |
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Lunedì 19 Dicembre 2022 23:50 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. Alle ore 17.07 di oggi un terremoto di magnitudo 2.0 è stato registrato a Ramacca (CT) con ipocentro a 6 km di profondità. Alle ore 16.24 un sisma di magnitudo 2.1 è stato registrato nel Mar Adriatico Settentrionale con ipocentro profondo 11 km. Alle ore 10:59 una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata a Zafferana Etnea (CT) con ipocentro a 5 km di profondità. Alle ore 9:42 un sisma di magnitudo 2.2 è stato registrato sulla costa siracusana con ipocentro a 9 km di profondità. Alle ore 8:37 una scossa di magnitudo 3.3 è stata registrata sulla costa anconetana con ipocentro a 9 km di profondità. Alle ore 4:41 di oggi una scossa di
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Ostra Vetere: Mensilario della Unione-Fusione muore l’Autonomia 16 marzo 2018 |
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Venerdì 16 Dicembre 2022 19:00 |
Ce l’ha fatta. Bruciando tutti sul filo di lana, il Partito Deformatico ha fatto abbattere la scure contrattuale sulle radici delle Autonomie Municipali. Né ha voluto far svolgere, come avevamo insistentemente chiesto, l’unico strumento vero della democrazia (contraddicendo addirittura lo stesso nome che si sono scelti per il loro partito) che è il Referendum, strumento e simbolo di Libertà e Giustizia per la difesa dell’Autonomia. Giorno più nefasto di quello odierno non poteva ricorrere. Senza stare a sentire nessuno, il rosseggiante e sferrazzante treno-PD, incurante delle recenti clamorose sconfitte cumulate, come quelle della fusione Senigallia-Morro D’Alba, del Referendum Costituzionale del 4 dicembre scorso e delle Elezioni Politiche dello scorso 4 marzo, ha tirato dritto e l’ha fatta grossa. Cade oggi, infatti il Mensilario (l’anniversario mensile) dell’Unione-Fusione che fa morire l’Autonomia Municipale. E adesso ci rimane una sola cosa da fare: rovesciare l’attuale maggioranza di sinistra che purtroppo abbiamo qui a Ostra Vetere e sostenere unanimemente “montenovonostro” a raggiungere la maggioranza nelle elezioni amministrative comunali anticipate che si terranno il prossimo 10 giugno 2018. Solo così si allontanerà definitivamente lo spettro della riduzione di Montenovo a smunta e misera frazione periferica di Senigallia Magna. Solo "montenovonostro” promette infatti che, se gli verrà affidato con il voto dai nostri compaesani il compito di tornare a guidare il Comune, revocherà immediatamente tutti gli atti amministrativi lesivi della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia locale che solo “montenovonostro” programmaticamente difende. Solo così verrà fermato il pauroso progetto di rossa collettivizzazione e globalizzazione di beni, strutture, infrastrutture, servizi e personale che il PD ciecamente ha realizzato in danno della comunità locale. Dobbiamo tutti impedire che venga commesso uno scempio istituzionale che sarebbe tragicamente irreversibile, dopo 900 anni di Libertà e di autogoverno locale. Per questo lanciamo un accorato appello: uniamoci tutti ad aiutare Montenovo a sopravvivere e ad addebitare ai firmatari dello sciagurato accordo iugulatorio i pesi e i danni da loro stessi provocati. Chiamiamo tutti a collaborare, di qualunque idea politica anche diversa ma tuttavia orientata all’unico scopo di salvare il Comune di Montenovo, per formare una Lista Unica Per l’Autonomia che sia alternativa a quello che rimane del Partito Deformatico e sostenerla convintamente, spiegando bene a familiari, amici e conoscenti il gravissimo rischio che sta correndo il nostro paese ridotto com’è dopo un trentennio di amministrazioni rosse, salvo pochi anni di intermezzo. Solo una massiccia mobilitazione popolare potrà scongiurare il pericolo ormai definitivo, imposto artificiosamente da ciò che rimane della maggioranza conquistata dalla sinistra a causa
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Ostra Vetere: Ma l’area attrezzata per la tendopoli e l'eliporto perché non c’è? |
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Giovedì 15 Dicembre 2022 23:23 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. In serata una serie di scosse di terremoto sono state registrate a Floresta (ME), la più intensa di magnitudo 3.7 con ipocentro a 45 km di profondità. Alle ore 16:20 una scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata sulla Costa Calabra Sud Occidentale con ipocentro a 10 km
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Ostra Vetere: Ma l’area attrezzata per la tendopoli e l'eliporto perché non c’è? |
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Mercoledì 14 Dicembre 2022 23:19 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. Alle ore 15.04 di oggi un sisma di magnitudo 2.4 è stato registrato a Magliano de’ Marsi (AQ) con ipocentro a 10 km di profondità. Alle ore 9:34 una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata sulla costa marchigiana pesarese con ipocentro
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Ostra Vetere: Ma l’area attrezzata per la tendopoli e l'eliporto perché non c’è? |
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Martedì 13 Dicembre 2022 23:54 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. Ennesima scossa di terremoto nelle Marche. Nel tardo pomeriggio, alle 18.35, l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha registrato una scossa di magnitudo 3.4 con epicentro in mare al largo di Pesaro,
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Ostra Vetere: Mensilario della soppressione dell’Ospedale il 12 giugno 2017 |
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Lunedì 12 Dicembre 2022 18:42 |
“montenovonostro” ha la memoria lunga, si sa, non solo per ricordare i fatti recenti, ma anche quelli più vecchi. E fra i fatti recenti e quelli più vecchi non può fare a meno di ricordare l’anniversario mensile della foto scattata il 12 giugno 2017 nella Sala Consiliare del Comune di Montenovo, il luogo civile più “sacro” del paese, nel quale si esaltano le funzioni e i poteri intangibili dell’autonomia comunale e dove si dovrebbero assumere le decisioni più importanti e migliori nell’interesse di tutta la comunità locale. Ma ritrae anche quattro personaggi, di cui uno solo ci è noto: il sindaco di qualche anno fa. Gli altri tre ci sono sconosciuti, anche se quello più a destra (e non poteva che essere così, con l’aria che tira ormai in quel partito nel quale milita) ci pare di riconoscervi il dottore senigalliese Fabrizio Volpini, allora consigliere regionale del PD, di recente candidato a Sindaco senigalliese e sonoramente sconfitto da una lista avversaria. Da Senigallia era venuto anni fa nella nostra Sala Consiliare e presiedere a una “cerimonia” insieme ad altri due personaggi a noi sconosciuti, ma che, circondando tutti e tre il nostro sindaco (“nostro” si fa ovviamente tanto per dire) dovrebbero avere una ben “alta” funzione. Non può sfuggire a nessuno l’accentuata e plateale espressione di piena soddisfazione per quello che l’ex sindaco, chino e quasi prosternato, stava facendo. Firmava il documento che sanciva la irreversibilità della trasformazione del nostro Ospedale, nemmeno tanto tempo prima ridotto solo RSA, che perdeva così ogni possibilità di prestazioni sanitarie di ricovero in degenza medica, per essere usato a sola funzione sociale, fino ad allora esercitata altrove e dove avrebbe potuto tranquillamente continuare a svolgersi, senza “sfasciare” le altre risorse strutturali locali. Si trattava della fine (ingloriosa) di una storia che a Montenovo è durata almeno settecento anni, di certo almeno dal 1342, anno a cui risalgono i primi documenti che citano espressamente l’Ospedale di Montenovo, che a quell’epoca era dedicato a Santa Caterina. Invece pochi anni fa, da fuori erano venuti in tanti a godere con soddisfazione la fine di un’epoca plurisecolare, sancita dalla firma di chi avrebbe dovuto essere il “primo cittadino” e che invece rischiava di essere l’ultimo a rivestire questo ruolo, perché i senigalliesi e gli altri del PD, se continua così, riusciranno anche a “sopprimerci”, oltre all’Ospedale che aveva 700 anni e la RSA che ne aveva nemmeno trenta, anche il libero Comune di Montenovo, che ne ha addirittura 900. E la foto allegata sancisce questo “sfascio” istituzionale e strutturale, da conservarla per qualche altra occasione prossima ventura, che non mancherà. Purtroppo. Eppure, i nostri antenati avevano inciso addirittura sulla pietra
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Ostra Vetere: Ma l’area attrezzata per la tendopoli e l'eliporto perché non c’è? |
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Domenica 11 Dicembre 2022 23:21 |
Il comunicato odierno dell’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa sui terremoti in tempo reale. Alle ore 17.58 di oggi una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata al largo della Costa Catanese con ipocentro profondo 21 km. Alle ore 14.41 un terremoto di magnitudo 3.2 è stato registrato nel Mar Adriatico Settentrionale con ipocentro a 10 km di profondità. Prosegue lo sciame
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Ostra Vetere: Mensilario di pubblicazione della sentenza di Libertà Autonomia e Giustizia per Montenovo il 10 maggio 1252 |
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Sabato 10 Dicembre 2022 18:26 |
”Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro”. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede accentua sempre di più la sua presenza provvedendo a effettuare il riordinamento amministrativo della Marca, dividendo il suo territorio in tre Presidiati competenti in materia spirituale, civile e criminale: il territorio senigalliese viene quindi sottomesso al Presidiato di San Lorenzo in Campo. Tuttavia la vittoria dell’imperatore a Cortenuova nel 1237 sui Comuni dell'Italia settentrionale segna la ripresa delle ostilità ghibelline anche nell' Italia centrale. Fra il 1239 e il 1240 entra nella Marca il figlio di Federico II, Enzo, che assume la reggenza anche del Comitato di Senigallia e recluta milizie nei Comuni della zona. Le truppe imperiali operano saccheggi e requisizioni nell'entroterra senigalliese, spingendosi fin verso
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Ostra Vetere: Mensilario del terremoto M. 5.7 in Adriatico a largo di Fano il 9 novembre 2022 |
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Venerdì 09 Dicembre 2022 18:30 |
Due scosse di terremoto molto forti, con epicentro al largo della costa marchigiana in provincia di Pesaro a una profondità di 8 km, poco dopo le 7 del mattino del 9 novembre 2022 sono state intensamente avvertite in varie zone delle Marche, da Ancona a Fano e Urbino: le case hanno tremato per diversi secondi. Sono state circa 70 le scosse registrate dopo il primo sisma di magnitudo Richter 5.7 avvertito alle 07:07, la più forte pochi minuti dopo con magnitudo Richter 5.2. Le repliche hanno seguito poi una graduale riduzione. Alcuni danni si sono verificati alla stazione ferroviaria di Ancona dove sono caduti pezzi di muratura nella prossimità delle pensiline e sono state oltre 1000 le chiamate al 112 segnalazioni di allerta del sistema di protezione civile, le prefetture, i vigili, i Comuni, ed è stato consigliato a tutti la chiusura delle scuole, soprattutto nelle province di Ancona e Pesaro Urbino per una verifica degli edifici. Il sisma è stato avvertito distintamente in
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