Marche: Un aiuto ai vini marchigiani DOC |
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Giovedì 07 Gennaio 2010 18:26 |
Nuove risorse per la promozione dei vini marchigiani: sono infatti in arrivo 5 milioni di euro destinati ai produttori locali. Lo ha stabilito la giunta regionale. "Si tratta di aiuti economici - spiega il vicepresidente e assessore regionale all'agricoltura, Paolo Petrini - che vanno ad aggiungersi alle ulteriori somme assegnate alle Marche dalla riforma dell'OCM vino, che permetteranno un investimento complessivo nel prossimo triennio di circa 15 milioni di euro". I contributi sono previsti da una misura del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Marche per il periodo 2007-2013. "Attraverso questi interventi straordinari - dichiara Petrini - non solo si dà una spinta decisiva per la commercializzazione del vino marchigiano ma si promuove l'intero territorio e tutta la produzione agroalimentare". "Tra i benefici che i produttori potranno trarre - continua Petrini - un ruolo più dinamico degli organismi associativi nell'offerta di filiere di qualità, l'incremento della redditività aziendale grazie a prodotti
di qualità certificata e l'aumento del reddito delle imprese nella trasformazione e commercializzazione o l'integrazione di filiera". Gli aiuti sono destinati ai Consorzi volontari di tutela e alle loro associazioni. I vini che possono essere ammessi a ricevere il sostegno sono i vini DOC (Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio o Falerio dei Colli Ascolani, Lacrima di Morro d'Alba o Lacrima di Morro, Offida, Rosso Conero, Rosso Piceno, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Serrapetrona, I Terreni di Sanseverino, Pergola, San Ginesio) e DOCG (Vernaccia di Serrapetrona, Conero). I progetti devono avere una durata minima di tre e massima di quattro anni per azioni di informazione, promozionali e pubblicitario. Ogni richiedente può presentare un solo progetto per ciascun bando., alla cui scadenza sarà stilata una graduatoria valida fino all'esaurimento delle risorse. |
Commenti
mi chiedo però in che percentuale economica è previsto il ritorno nei confronti dei "semplici" produttori di uve,cioè dei non trasormatori?
l'assessore all'agricoltura ,che dimostra molta attenzione,con questa iniziativa sicuramente indispensabile per il sostegno del settore,non ritiene di dare una minima speranza di sopravvivenza ai viticoltori "puri" che da qualche anno non riescono a far quadrare i conti della loro attività,stimol ando gli organismi ufficiali di controllo a verificare la provenienza dei mosti,delle uve, dei certificati...ecc..?
sì, perchè,di quel valore aggiunto che con questo bel progetto si potrà ottenere,qualch e briciola dovrebbe ritornare anche a chi, nei campi delle marche ,produce : UVA !
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