Via da casa a 18 anni con 500 euro. Una Brunettata |
|
|
|
Lunedì 25 Gennaio 2010 10:51 |
Cinquecento euro al mese per i giovani, agendo sulle pensioni di anzianità, per aiutarli così ad uscire di casa. Questa la proposta del ministro Renato Brunetta. Ma l'idea ha suscitato dure critiche dal Partito democratico e dalla Cgil. La verità - ha detto Brunetta - è che la coperta è piccola e quindi non ci sono risorse per tutti. Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si
potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese. Solo che una proposta del genere scatenerebbe le proteste dei sindacati, che sono quelli che difendono i genitori. Meno ai genitori e più ai figli". ha sentenziato Brunetta, che aveva spiegato come su questa proposta "è d'accordo anche il ministro Tremonti". Secondo il ministro per la Funzione pubblica "l'Italia è piena di giovani perbene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori". Di diverso avviso il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, che continua ad accusare il governo di fare "chiacchiere a vuoto", come nel caso della proposta del ministro Brunetta sui giovani. Critiche anche dalla Cgil per bocca di Carla Cantone, segretario generale dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati. "Il ministro Brunetta, sempre in cerca di visibilità - ha affermato la sindacalista - ha esternato un'altra delle sue boutade, in un modo anche un po' irresponsabile e provocatorio. Non serve a nessuno in questo Paese alimentare contrapposizioni di tipo generazionale". A tutto questo si aggiunge lo stop di Palazzo Chigi, che in un comunicato ha definito la posizione del ministro "personale" e "mai concordata". Una Brunettata, appunto.
|
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.