Le esequie di padre Gabriele al santuario di San Pasquale |
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Mercoledì 09 Settembre 2009 17:31 |
La comunità ostraveterana, stretta attorno alla convivenza francescana di San Pasquale, ha reso l'estremo saluto a padre Gabriele Giampieri nel corso della celebrazione della Santa Messa di esequie nella chiesa che l'anziano frate aveva servito per circa quindici anni. Oltre ai tanti concittadini, fra cui il sindaco e una delegazione di amministratori comunali, anche una quarantina di frati francescani giunti da ogni parte delle Marche hanno preso parte alla mesta cerimonia. Una
trentina i concelebranti con il Vicario Provinciale padre Valentino Natalini o.f.m. che ha presieduto la celebrazione eucaristica. Fra loro anche l'abate parroco don Mauro Baldetti e l'abate emerito Monsignor Giancarlo Cicetti, tornato appositamente da Senigallia. Particolarmente sentita l'omelia del Vicario Provinciale, che ha letto anche il telegramma di condoglianze del sindaco, e toccanti le parole di ultimo saluto pronunciate da padre Rolando Maffoli, che aveva reso visita al padre Gabriele a Grottammare appena una decina di giorni fa, il 30 agosto, trovandolo in buona forma e desideroso di rimettersi al più presto dalla malattia che lo costringeva a letto, nella speranza di poter tornare a passeggiare. Invece "il Signore l'ha chiamato: vieni servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore", ha detto nell'omelia padre Valentino. Al termine della cerimonia religiosa quattro giovani frati hanno sollevato la cassa funebre per portarla a spalla fin sul piazzale del santuario, da cui la salma è partita alla volta di Ostra, nel cui cimitero sarà tumulato padre Gabriele Giampieri. In chi resta rimane il ricordo della grande serenità di padre Gabriele, appassionato di sport e di storia: mi regalò buona parte della sua piccola biblioteca personale di testi storici, tra cui i due volumi dell'Atlante storico del territorio marchigiano e il ponderoso volume sulle Marche della Storia d'Italia Einaudi, ormai introvabili, che conservo diligentemente con grato ricordo.
Alberto Fiorani |
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'coccio', 'paraocchi'... la sagra della frase fatta?
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