Claudio Cipollini: mio il modellino di Ostra Vetere in Comune |
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Venerdì 18 Settembre 2009 10:09 |
"E' mio il modellino esposto nella sala d'attesa del palazzo municipale - afferma Claudio Cipollini - L'ho costruito una quindicina di anni fa, impiegando molti mesi nella costruzione". Sorprende la minuzia dei particolari del modellino, che poi tanto modellino non è, essendo lungo più di un metro e mezzo, tutto perfettamente in scala, ricco di dettagli particolari fin quasi all'esasperazione. Osservandolo da vicino, è come se si volasse in aereo sopra il paese, tanta è la minuzia dei
singoli edifici, dei tetti, dei cortili, delle vie e dei vicoli del centro storico. Già, centro storico, perchè il modellino riproduce tutta Ostra Vetere antica, quella racchiusa dentro le mura castellane, e lascia all'esterno l'ambiente come avrebbe docuto essere prima che l'edificazione intensiva modificasse la campagna circostante, che è stata riprodotta come avrebbe dovuto essere nel periodo invernale, quando è più spoglia. Sembrerebbe questa una scelta di rimessa, e invece ha una sua precisa ragione: quel modellino Claudio Cipollini l'ha pensato per un uso specifico, quello della caratterizzazione del presepio ambientato a Ostra Vetere. Già, perchè Cipollini è stato per decenni l'animatore del gruppo dei "presepiari" che hanno realizzato tante versioni annuali del "Presepio dei Frati" al Santuario di San Pasquale. Anzi, ci ha anche scritto un libro che documenta il lungo lavoro svolto da lui e dagli amici del gruppo per tanti anni continui. E il modellino di ostra Vetere è così comparso in più edizioni del presepe dei Frati. Ora fa bella mostra di sè in comune: "Mi sono arrampicato anche sulla torre civica, per poter vedere come è fatto il paese e soprattutto come erano fatti gli spioventi dei tetti - ha detto ancora Claudio Cipollini - e mi sono così accorto di una cosa che non avrei mai pensato: nel centro storico di ostra Vetere ci sono tanti cortili interni agli edifici, che rendono ancor più vario il centro storico". E che ovviamente hanno allungato i tempi di esecuzione del modellino per renderlo conforme all'origonale. "Per le proporzioni dei caseggiati, delle vie, delle piazze, ho preso misure a passi", ha detto ancora Cipollini. E qui sta un aspetto sorprendente della sua opera: non si è avvalso di alcuna tavola topografica in scala, ma ha solo tradotto in scala quello che aveva scoperto con la vista: misurando tutto non con il metro, ma con gli occhi del cuore pieni d'amore per il paese natale. Bravo Claudio!
Francesco Fiorani |
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