Aggredito a Milano il Presidente del Consiglio dei Ministri |
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Domenica 13 Dicembre 2009 21:53 |
Il presidente del Consiglio dei Ministri onorevole Silvio Berlusconi è stato colpito al viso da un oggetto metallico, una riproduzione del duomo di Milano, scagliato con forza da un uomo di 42 anni, Massimo Tartaglia, dopo essere sceso dal palco dove aveva tenuto un comizio in piazza Duomo a Milano, durante la manifestazione di apertura del tesseramento del suo partito. Berlusconi aveva il labbro inferiore sanguinante, perdeva sangue dal naso e dalla bocca ed è stato subito caricato in macchina dagli uomini della sicurezza. Tartaglia è stato fermato dalla polizia, che l'ha letteralmente sottratto al linciaggio della folla. La prognosi per Berlusconi è di venti giorni per due denti compromessi, uno dei quali fratturato, infrazione al setto nasale, e ferita lascero contusa al labbro. Il
premier, medicato al pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele, è stato sottoposto a un Tac e ricoverato in osservazione per 24 ore. Le accuse contro Massimo Tartaglia sono di lesioni pluriaggravate dalla premeditazione. «Io, mio figlio, la mia famiglia, abbiamo sempre votato Pd, ma nessuno di noi ha mai avuto odio per Berlusconi»: così ha detto Alessandro Tartaglia, il padre di Massimo, ai cronisti che gli hanno rivolto alcune domande attraverso il citofono di casa, dove Massimo Tartaglia vive con i genitori in una elegante palazzina nel centro di Cesano Boscone. Il padre ha accettato di parlare brevemente, dopo che carabinieri e Digos hanno terminato la perquisizione in casa.
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