Ostra Vetere: Il 450° anniversario di Galilei nel nome dell’astronomo montenovese Francesco Brunacci |
Sabato 15 Febbraio 2014 18:52 |
Il Centro di Cultura Popolare ricorda il 450° anniversario odierno in cui il mondo scientifico commemora, il 15 febbraio 1564, la nascita a Pisa del grande scienziato Galileo Galilei che ha rivoluzionato l'approccio scientifico donando alla ricerca il metodo legato alla sperimentazione. E ricorda l’evento anche per rinnovare il ricordo di un altro grande montenovese: l’astronomo Francesco Brunacci (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/578-anno-internazionale-dellastronomia-ricordando-il-montenovese-francesco-brunacci), figlio del
cavaliere Antonio e fratello dello storico don Pietro Paolo Brunacci e del medico e scienziato Gaudenzio, che fu matematico, geografo e astronomo insigne, autore di quel Globo Celeste in cui si può osservare la volta del cielo da lui disegnata. Fra gli allievi di seconda generazione di Galileo Galilei c'era anche l’astronomo montenovese Francesco Brunacci, che nacque a Montenovo il 19 settembre 1640. Condotti i primissimi studi nella patria di origine, li proseguì dal 1657 al 1662 in Macerata, laureandosi in diritto civile e canonico. Trasferitosi in Roma, esercitò la professione forense fino a ottenere la carica di Consultore dei Riti, essendo stato scelto, in precedenza, diverse volte per dirimere controversie tra i più ragguardevoli personaggi del tempo. Fu uditore di diversi alti prelati e apprezzato sopra tutti dal Cardinal Vettori per le sue conoscenze giuridiche, filosofiche e matematiche. Fu aggregato all'accademia fisico-matematica di Mons. Ciampini con il nome di "Icasto Nonacrino". Collaborò alla redazione del "Giornale dei Letterati", che si pubblicava a Roma, dall'anno 1675 al 1679. Nell'anno 1699 fu Luogotenente dell'Arcivescovo di Fermo, mons. Cellese. Si sposò di mala voglia, costrettovi dalla prematura morte del fratello Gaudenzio, per non lasciare estinguere il suo nome, ma non ebbe figli. L'Arcadia, in due opere, pubblicò un panegirico in sua lode (Notizie istoriche degli Arcadi morti, III, p. 46 e Vite degli Arcadi illustri, II, p. 216)". Aggiungiamo anche che nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo astronomico successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido, ma viene svolto interamente sull'equatore, operando con l'ascensione obliqua e miste dei luminari, in modo da ottenere l'ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala per l'estremo interesse ed il carattere di assoluta novità. Scrisse anche "Ad placidianam doctrinam additamenta excerpta: ex III libro astromicarum rerum praemittendarum: ad futuram astrologiam italicam a Cursino Francobacci et Africano Scirotha Romano / Francesco Brunacci, F. Maria Onorati, Milano: Typographia F. Vigoni, 1675 (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/460-montenovese-illustre-francesco-brunacci).
Daniela Crocetti |
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