“montenovonostro” si definisce “associazione di cittadinanza attiva”, ma certo non vuole l’esclusiva della sua “attività”. Quindi ben vengano anche altri “attivi”, se aiutano a comprendere meglio quello che sta succedendo in paese, sia per mettere in rilievo quello che non va, ma anche quello che c’è di buono. E in paese, secondo “montenovonostro”, di cose buone ce ne sono tante e si augura che ce ne fossero sempre di più, impegnandosi
attivamente a fare in modo che di cose che non vanno ce ne siano sempre di meno. Ecco perché qualche volta “montenovonostro” è costretto a muovere critiche, cercando però sempre di non eccedere e motivarle bene, dopo aver studiato ed essersi documentato sui fatti che riferisce. Sa bene che i fatti, a volte, possono apparire diversi da come sono effettivamente e in ciò risiede il rischio di sbagliare giudizio. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico e “montenovonostro” rifugge da tutto ciò che è diabolico: soprattutto menzogna e calunnia, ma anche imprecisione e approssimazione. Fatta questa doverosa premessa, provvede a commentare la lettera del “lettore e cittadino "attivo" (veramente però)” che è stata integralmente pubblicata ieri (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20335-ostra-vetere-un-lettore-attivo-dissente-da-montenovonostro), in cui afferma di leggere “costantemente tutti (o quasi) i comunicati che scrivete e pubblicate al sito www.ccpo.it”. Ci fa piacere sapere che i comunicati sono seguiti costantemente, ma non vogliamo prenderci meriti che non abbiamo: “montenovonostro” non ha alcun merito per “quelli sulla storia e le tradizioni dei nostri antenati ad esempio”, perché sono di altri e di altre associazioni (ognuna ben diversa dall’altra), come è ben spiegato e altrettanto chiaramente suddiviso nelle varie sezioni del sito internet. Da ciò si ricava che il nostro lettore confonde un po’ le cose. Niente di male, per carità, ma noi teniamo alla verità vera e non prendiamo meriti altrui. Anzi, ringraziamo vivamente il sito www.ccpo.it che ospita i nostri comunicati, come quelli di altri e di altre associazioni. Sul sito, infatti, sono pubblicati comunicati di più partiti politici, di destra e di sinistra, della amministrazione comunale, sia di maggioranza che di minoranza, di numerosi personaggi pubblici (parlamentari europei e nazionali, consiglieri regionali e provinciali, sindaci ed ex sindaci, consiglieri comunali di ogni ideologia, associazioni di ogni genere) e privati, senza alcuna distinzione. Il fatto è che il sito www.ccpo.it pubblica un giornale, “Gazzetta dj”, regolarmente registrato al Tribunale di Ancona, che non fa distinzione e preclusione nei confronti di nessuno: fa solo informazione per tutti. E’ quindi chiaro che “montenovonostro” non può accaparrarsi meriti altrui, così come non si accolla eventuali errori di altri. Tornando quindi ai nostri comunicati che il “lettore e cittadino "attivo" (veramente però)” qualifica essere come “altri, però, totalmente fuori luogo. Così fuori luogo da provocare la conseguente perdita di credibilità di chi scrive, tanto da screditare anche ciò che di buono è contenuto negli altri”, esprimiamo rincrescimento per questa “perduta credibilità”, ma non ne comprendiamo il motivo. Il lettore afferma che “In concreto, è un esempio di questo il comunicato: "Ostra Vetere: Il Comune sbaglia la TARES e “Montenovonostro” vuole sapere di chi è la colpa". E giù a criticarci acrimoniosamente come se avessimo combinato chissà che cosa. Ma, così come prima abbiamo dovuto correggere il nostro lettore che si è sbagliato a darci meriti che non abbiamo, adesso ci sembra doveroso tentare di correggere il suo giudizio negativo. Con quel comunicato sulla TARES, “montenovonovostro” ha detto sostanzialmente due cose: l’intimazione di pagamento è arrivata con troppo ritardo ed è stata inviata ad un indirizzo errato. Due cose vere, che riconfermiamo anche qui: noi vorremmo sapere di chi è la colpa (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20202-ostra-vetere-il-comune-sbaglia-la-tares-e-montenovonostro-vuole-sapere-di-chi-e-la-colpa). Non c’è mica niente di male a chiedere spiegazione; anzi, è un diritto che purtroppo in questi ultimi mesi ci viene negato più e più volte da troppi enti pubblici, Regione (sulla RSA), Provincia (sui limiti di velocità) e Comune (sulla TARES e su tante altre cose). Sbaglia “montenovonostro” a chiedere informazioni? Certamente no, anzi il nostro lettore ci rimprovera addirittura di non essere sufficientemente “attivi” quanto lui. Ma fin dall’inizio “montenovonostro” ha detto che “non vuole l’esclusiva della sua “attività”. Quindi ben vengano anche altri “attivi”, se aiutano a comprendere meglio quello che sta succedendo in paese”. Ci dice anche che lui è andato a chiedere in Comune per sapere come stanno le cose. Quindi riconosce che un problema c’è, se anche lui ha dovuto chiedere informazioni. Solo che lui l’ha fatto a voce e noi l’abbiamo fatto per scritto. Lui si è fidato di quello che gli hanno risposto a voce e noi invece non possiamo più fidarci delle parole perché ne sono state dette troppe, sbagliate e addirittura false. Ecco perché non ci fidiamo più a chiedere a voce (come abbiamo fatto tante volte, che se il lettore avesse letto davvero tutti i nostri comunicati saprebbe quante) e adesso non ci rimane altro da fare che chiedere per scritto, come stiamo legittimamente facendo. Che poi la colpa (quindi una colpa c’è?) sia stata commessa da una ditta esterna (come si chiama?) non cambia la sostanza di quello che abbiamo scritto: se una colpa c’è, c’è anche un colpevole che non si sa chi sia. Esattamente come è scritto nel nostro comunicato sulla TARES. E perché allora il nostro lettore ci rimprovera, se abbiamo detto il vero? Temiamo però che il nostro lettore abbia confuso di nuovo: come prima ci aveva dato meriti che non abbiamo, adesso attribuisce colpe a terzi. Non è così. Non ci prenda per pivellini. Non a caso abbiamo pubblicato a corredo del comunicato anche l’immagine della lettera: è intestata “Comune di Ostra Vetere”, riguarda una “tassa comunale”, è firmata da un “funzionario comunale responsabile”, è stata spedita dal “Comune di Ostra Vetere”, come è chiaramente indicato nel timbro postale rosso sulla busta che abbiamo ugualmente pubblicato. Non serve di più per dire che è una cosa del “Comune di Ostra Vetere”, come abbiamo precisamente detto. Se anche alcune operazioni del procedimento amministrativo sono state esternalizzate, non cambia la natura dei fatti: sempre roba del Comune è. Che poi il Comune non controlli, non significa che non ha colpe: se la responsabilità non è sua, ci dica di chi è. E’ quello che abbiamo chiesto, non abbiamo “accusato” nessuno. Vogliamo sapere di chi è la colpa, tutto qui. Ma il nostro lettore confonde ancora: ci dà meriti che non abbiamo, attribuisce colpe a chi non ne ha e adesso sta dando a noi anche la colpa di stare “attribuendo, in sintesi, la colpa del disguido ai nuovi amministratori. Cosa quanto mai falsa, alla luce dei fatti”. Ma noi non abbiamo dato alcuna colpa ai nuovi amministratori, questa è una sua deduzione. Noi vogliamo solo sapere di chi è la colpa. Non abbiamo accusato nessuno e la nostra “attività” non consiste “solo nello screditare alla prima occasione chi non la pensa come voi”, come scrive sbagliando nuovamente il lettore. Infatti se fossimo davvero faziosi, come ci accusa di essere, non avremmo pubblicato uno di quei comunicati che evidentemente è sfuggito al nostro lettore (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/20020-ostra-vetere-un-lettore-scrive-a-montenovonostro-su-tarsu-mini-imu-irpef-e-conguaglio-tares), in cui invece si elogia le scelte dell’amministrazione. La verità è che, come chiediamo con insistenza da ben otto mesi alla Regione di vedere gli atti sulla chiusura della RSA per sapere di chi è veramente la colpa, allo stesso modo chiediamo al Comune di sapere la verità sulla TARES, così come abbiamo incominciato a chiedere alla Provincia la verità sulla installazione dei limiti di velocità sull’Arceviese e presto incominceremo a chiedere gli atti anche sulle antenne telefoniche (tutte, e non solo quella di comodo): una cosa per volta. Ma perché facciamo solo una cosa per volta? Perché vorremmo essere di più a fare più cose. Se ci fosse anche qualche altro “attivo” a darci una mano, anzichè una cosa per volta ne potremmo fare due e più. E allora concludiamo rivolgendo un invito al nostro “lettore e cittadino "attivo" (veramente però)”: perché non ci dai una mano a fare qualcosa? Non per criticare. Ma per aiutare il paese a ridurre le cose che non vanno e aumentare le cose buone che pure ci sono e sono tante.
da montenovonostro |