Brutto giorno, quello di oggi. O forse è anche bello, chissà. Questione di punti di vista. Certo, di cose ne sono accadute molte oggi: è l’anniversario del taglio della testa del nostro patrono comunale San Giovanni Battista, martirizzato dall’empio Erode (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34204-dal-mondo-montenovonostro-ricorda-la-decollazione-di-san-giovanni-battista); poi è diventata esecutiva la sentenza del Tribunale della Santa Sede che ha arrestato e condannato un monsignore spagnolo colpevole di aver divulgato documenti segreti, mettendo in pericolo la sicurezza dello Stato (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34207-citta-del-vaticano-quando-ci-vuole-ci-vuole); quindi il governo, che aveva disposto il trasferimento dei morti dal terremoto in luogo sicuro per la passerella delle cosiddette autorità in cerca di consenso sulla pelle dei morti è stato costretto a retrocedere dalle vigorose proteste dei familiari (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34208-amatrice-giustizia-ai-terremotati); infine si scopre lo scandalo della assunzione lautamente retribuita del fratello di una candidata regionale PD, solo centralinista dei vigili del fuoco, eppure incaricato negli anni scorsi, su semplice chiamata e senza concorso, a valutare i rischi sismici di ben otto ospedali regionali, tra cui alcuni di quelli colpiti dal terremoto e che non sembra aver fatto altro che riscuotere senza controlli ben 100mila euro per non fare niente e oggi sottoposto a indagine della Magistratura (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34209-dalle-marche-un-centralinista-che-valuta-i-rischi-sismici-degli-ospedali-marchigiani). In sintesi, potenti e prepotenti che condannano a tacere i giusti, traditori della fiducia concessa che vengono finalmente condannati, scorno dei potenti arruffoni che negano anche la dignità ai morti e profittatori impuniti e superraccomandati che vengono sbugiardati. Quattro casi emblematici di questa nostra misera quotidianità e che coinvolgono i princìpi del Mondo intero, della Chiesa, dello Stato, della Regione. Potevano essercene di più? Certo che potevano essercene, anzi, ci sono proprio, per finire al livello più basso, quello del Comune. Qui si sta innescando una accesa polemica sulla sicurezza del paese. Non bastava il Mondo, la Chiesa, lo Stato e la Regione, anche il Comune è chiamato in causa a proposito della sicurezza e della protezione civile. Qui, infatti, si sta verificando il caso della messa in sicurezza dell’edificio delle Scuole Elementari, chiuso per carenze e a rischio crolli, mentre non è ancora completata la messa in sicurezza antisismica della limitrofa Scuola Media, tant’è che l’amministrazione comunale ha dovuto convocare una riunione pubblica per spiegare cosa sta accadendo. Tuttavia la minoranza di destra incalza e vuole sapere che fine ha fatto il Gruppo Comunale di Protezione Civile, se c’è. Eccome, se c’è. E’ la quarta volta che viene progettato. Era stato fatto il progetto fin dal 1983, quando l’amministrazione di allora era riuscita ad ottenere dal Ministero dell’Interno lo stanziamento straordinario di 30milioni di lire per la Tendopoli e l'Eliporto per il soccorso, ma l’amministrazione che è venuta dopo, nel ventennio sfascista, ha sfasciato quel progetto di protezione civile e ha deciso di distrarre quel contributo a fondo perduto per costruirci la scuola di musica, che evidentemente riteneva più urgente. Ma si sa, quello era il periodo in cui bisognava sfasciare tutto quello che avevano fatto i predecessori e dell’area di protezione civile non si è parlato più per tutto il ventennio sfascista. Ha dovuto pensarci la nuova amministrazione di destra, dopo la clamorosa sconfitta della sinistra, a riprendere in mano quel progetto di protezione civile e costituire il 18 novembre 2012 il Gruppo Comunale della Protezione Civile con 22 volontari. Ma tre anni fa, con la nuova amministrazione comunale di sinistra, anche quel progetto è stato abbandonato. La storia si ripete, la sinistra è per il “cambiamento” e deve “cambiare”, perché quello che è stato fatto prima non va mai bene alla sinistra: “chi guàsta e arfà’ gnè mànca mài da fa’” dice un vecchio proverbio, anche a costo di sprecare quello che già era stato fatto. E così,
misconoscendo quello che già c’era, la nuova amministrazione ha voluto rifare tutto da nuovo, approvando un “nuovo” (terzo della serie) progetto di Protezione Civile e distribuendo in paese un apposito avviso per sollecitare nuove iscrizioni, perché quelle di prima non andavano più bene alla sinistra amministrazione. Da allora non risultano disponibili informazioni al riguardo e ora la destra chiede di sapere se “'l gruppo comunale de protezio' civile , alla fine, a Montenovo ce sta o non ce sta??”. Tenuto conto di quello che sta succedendo anche nella nostra Regione con il terremoto di questi giorni, noi vorremmo sapere che fine hanno fatto la Tendopoli e l’Eliporto e perché l’amministrazione comunale di trent’anni fa ha distratto quei fondi ad uso diverso dall’assegnato o se l’immobile costruito verrà messo a disposizione del Gruppo Comunale di Protezione Civile, se c’è.
da montenovonostro |