Ostra Vetere: Dopo trentacinque anni di inutile attesa? |
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Martedì 01 Novembre 2016 22:31 |
Leggiamo dal sito internet ufficiale del Comune di Ostra Vetere: “CHIUSURA STRAORDINARIA STRUTTURE COMUNALI Pubblicata il 30/10/2016 Dal 30/10/2016 al 04/11/2016 Si comunica che, in via cautelativa, a causa delle forti scosse di terremoto di questa mattina, nelle giornate di lunedì 31 ottobre e mercoledì 2 novembre, tutte
le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse (asilo nido compreso), così come il Centro Diurno "G. Romita". La riapertura delle strutture è prevista per Giovedì 3 novembre”. Tutto qui. Nessun’altra indicazione, nessun’altro provvedimento annunciato a seguito di un evento che definire catastrofico per mezza Italia appare addirittura limitativo. Già Sabato 29 Ottobre 2016 con il nostro comunicato intitolato “Ostra Vetere: A flagello terrae motus, Libera nos Domine” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35129-ostra-vetere-a-flagello-terrae-motus-libera-nos-domine) avevamo detto “pregando umilmente: “A peste, fame, et bello, Libera nos domine. A flagello terrae motus, Libera nos domine”. Ma poiché “aiutati, che Dio t’aiuta”, non si deve nemmeno cadere nel “peccato di omissione”, pregando sì la “protezione divina”, ma preparando anche la “protezione civile”, e avevamo concluso: “E noi come siamo messi a Montenovo?”. Anche ieri Lunedì 31 Ottobre 2016, con il comunicato intitolato “Dalle Marche: Dove ci porta lo sbrigativismo avanguardista degli irresponsabili sprovveduti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35151-dalle-marche-dove-ci-porta-lo-sbrigativismo-avanguardista-degli-irresponsabili-sprovveduti) avevamo concluso: “Evidentemente manca ogni idea studiata di previdente visione del futuro di quelle aree in caso di calamità. E’ quello che capita anche a noi per l’imprevidenza di trent’anni di amministrazioni sfasciste e inconcludenti sulla quale torneremo ad approfondire nei prossimi giorni. Intanto non possiamo fare altro che rilevare sconsolati: ecco dove ci porta lo sbrigativismo avanguardista degli irresponsabili sprovveduti”. E la situazione è sempre quella: nessuna indicazione concreta dal Comune su come affrontare una scongiurabile estensione della tragedia sismica anche nelle nostre zone. Eppure sono numerose le prese di posizione non solo nostre, ma anche di consiglieri comunali di minoranza, di altri partiti politici o aggregazioni politico-amministrative che premono, sollecitano, lamentano, propongono, tirano la manica della giacca a questa amministrazione comunale che, evidentemente, non sa nemmeno da che parte cominciare, né ha una visione complessiva di un fenomeno tanto grande e tanto drammatico. Se fossimo alla guida del Comune al posto di questa amministrazione comunale (chiamarla così, ci pare francamente troppo) non lasceremmo certo le cose così come stanno andando in materia, perchè in questi casi non occorre certo l’atteggiamento irresoluto, indeciso, incerto, insicuro ed esitante come dimostra questa amministrazione comunale (confermando che chiamarla così, ci pare francamente troppo). Rivolgiamo allora un’altra domanda: a che punto è il piano per la protezione civile e la realizzazione della tendopoli dopo trentacinque anni di inutile attesa?
da montenovonostro |