Ostra Vetere: Scelta Popolare ricorda il dovere degli amministratori di servire l’uomo e la sua dignità |
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Mercoledì 27 Agosto 2014 18:07 |
Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “Ricordando il recente comunicato incentrato sul tema di come amministrare la città attraverso una politica per servire l’uomo, che era l’argomento dell’intervento del cardinale Luigi Tettamanzi arcivescovo di Milano agli Incontri con gli amministratori locali (http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/23127-ostra-vetere-amministrare-la-citta-una-politica-per-servire-luomo). Dopo la pubblicazione di un secondo estratto di quell’intervento dedicato al bene comune (http://www.ccpo.it/comunita/scelta-popolare/23188-ostra-vetere-scelta-popolare-ricorda-il-dovere-degli-amministratori-a-servire-il-bene-comune), ci pare opportuno riportare uno nuovo stralcio significativo di quell’intervento sulla chiamata a servire l’uomo e la sua dignità. Così si esprime il cardinale Tettamanzi: “Come scriveva Giorgio La Pira ormai quasi cinquant’anni fa “Le città hanno un loro volto caratteristico e, per così dire, una loro anima e un loro destino”. Aiutare gli uomini del nostro tempo a saper cogliere l’anima delle
città, a non vederle come un mucchio di pietre occasionale e casuale, a immaginare il loro mistero significa condurli per mano all’amore per la città, significa aiutarne il radicamento e alimentare la gioia serena di una convivenza ordinata e pacifica. E’ precisamente nel Comune – che è luogo istituzione più vicino, e oserei dire, prossimo alla gente – che tutti possono trovare il punto concreto e vivo dove, con maggiore vicinanza, lo Stato “si china” verso il cittadino, lo ascolta, cerca di risolvere i suoi problemi. E’ proprio lì, nel Comune, che il cittadino può cominciare a cogliere più facilmente il senso, l’anima, il mistero della sua città. C’è una responsabilità comune nell’onorarsi a vicenda, dove l’onorarsi a vicenda è l’impegno costante e continuo per la piena dignità di tutti e di ciascuno. Chi governa, a qualsiasi livello istituzionale, dovrebbe essere proprio colui che più di altri si assume la cura della dignità di ogni persona umana, colui che si adopera perché tutti vengano “onorati”, siano degni di onore: sì, tutti, tanto più quelli che appaiono meno degni. Gli amministratori poi, con una scelta propria, si assumono l’impegno specifico e più grande di una simile responsabilità, con la precisa richiesta di vivere sempre fedelmente e onestamente la responsabilità assunta, senza alcuna distinzione nei confronti dei cittadini che sono loro affidati”.
da Scelta Popolare |